Giovedì 26 Dicembre 2024
PATRIZIA TOSSI
Esteri

Donald Trump intervistato da Musk: “L’Iran non attaccherà. Colpo di Stato contro Biden”

Ha avuto oltre 16 milioni di visualizzazioni il live su X, iniziato con 40 minuti di ritardo: “Attacco informatico per non farlo parlare”. Il tycoon ha annunciato il ritorno in Pennsylvania e su Harris: “Incompetente”

Washington, 13 agosto 2024 – Il mondo ha gli occhi puntati su Donald Trump, intervistato da Elon Musk in diretta su X nella notte italiana. È finito da poco il dialogo senza limiti tra il tycoon e l’imprenditore a capo della piattaforma, iniziato con 40 minuti di ritardo rispetto a quanto annunciato. Musk annuncia un “attacco informatico” a X, ma alla fine il faccia a faccia ha inizio poco prima delle tre. Niente video, solo voce (e quella di Trump, impastata e poco chiara, ha suscitato la curiosità di molti). Oltre 16 milione di visualizzazioni.

Una lunga intervista durata più di due ore: i due hanno toccato vari temi – a partire dalla guerra in Medio Oriente: “Tutti stanno aspettando, ma l'Iran non attaccherà, credimi”, ha detto Trump – e si sono espressi la loro reciproca ammirazione. Anche con qualche coming out: “Ho sostenuto Obama, sono rimasto in fila per 6 ore per stringergli la mano”, ha confessato Musk in diretta. E Trump con ammirazione “Sei il più grande tagliatore di teste”. 

Un live attesissimo anche perché, quando Musk ha acquistato Twitter nel 2022, ha revocato il divieto di utilizzare l'account per l'ex presidente, che alla fine si è creato un social tutto suo: Truth. Ecco come è andata l’intervista più attesa dell’anno.

Musk: “Attacco informatico su X”

Il collegamento è stato lanciato con 40 minuti di ritardo e dopo che Musk ha evocato complotti, dando la colpa a un "massiccio attacco a X" presumibilmente di hacker, il cui obiettivo, ha spiegato, era "non permettere a Trump di parlare".

“Sembra che ci sia un massiccio attacco Ddos su X, stiamo lavorando per contrastarlo”, ha scritto Elon Musk sulla piattaforma riferendosi al lungo ritardo dell’evento annunciato per le 20 (le due ore italiane). “Nel peggiore dei casi procederemo con un numero inferiore di ascoltatori in diretta e pubblicheremo la conversazione in un secondo momento”, ha aggiunto. Gli attacchi DDoS sono una delle principali minacce informatiche che consistono nel tempestare di richieste un sito, fino a metterlo ko e renderlo irraggiungibile.

Polemica sulla voce di Trump

Mentre va avanti la conversazione con Elon Musk su X, seguita da oltre un milione di utenti, sulla rete gli utenti si chiedono cosa sia successo alla voce di Donald Trump, come impastata: l'ex presidente parla come se avesse la "lisca".

Il corrispondente dalla Casa Bianca dell'Huffington Post, S.V. Date, ha chiesto al portavoce della campagna elettorale di Trump se ci fosse un problema reale o fosse solo legato all'audio. La risposta, mostrata su X, è stata: "Deve essere il tuo udito, fatti guardare dall'otorino". Ma sono in molti sulla piattaforma ad aver notato questo problema.

“Contro Biden un colpo di Stato”

Primo tema, la democrazia. Senza lesinare stoccate a Biden e paventare presunti complotti politici alla Casa Bianca – “è il peggiore presidente della storia, ma quello che gli hanno fatto è stato un colpo di Stato” – ha subito annunciato che tornerà a Butler, in Pennsylvania, a ottobre, proprio là dove il 13 luglio un ventenne sparò nel tentativo di colpirlo mentre era impegnato in un comizio.

Durante il ‘botta e risposta’, Trump ha lanciato i messaggi di sempre: ha parlato di invasione di migranti – “Venti milioni sono entrati negli Stati Uniti, arrivati da carceri, manicomi e da tutto il mondo, dall'Africa, dall'Asia, dal Medio Oriente” – ribadito l'intenzione di abolire il dipartimento dell'educazione e lodato il presidente del Venezuela Nicolas Maduro per avere "abbattuto il crimine del 72 per cento".

“Harris incompetente, sarà peggio di Biden”

Della sua avversaria, Kamala Harris, Trump ha detto che è "incompetente" e candidata di "terzo grado". “Dovresti vincere per il bene del Paese”, gli ha detto Elon Musk, definendo Kamala Harris una non moderata ma di sinistra. Nell'intervista al miliardario su X, l'ex presidente americano si è detto d'accordo con lui: “È una radicale di San Francisco, è più a sinistra di Bernie Sanders: sarà peggio” di Joe Biden.

Le ha contestato il fatto di avergli copiato la proposta di non tassare le mance e ricordato di come sotto di lui l'America "fosse cresciuta in modo straordinario".

Elogio a Musk: “Sei il più grande tagliatore di teste”

Il tycoon ha anche attaccato il sistema giudiziario definito "malato", accusato la procura di New York di averlo perseguito, poi lodato i "veicoli elettrici" prodotti da Musk con Tesla, nonostante nei comizi il tycoon si sia schierato apertamente contro la transizione ecologica e a favore delle auto a carburante.

Musk si è proposto di dare una mano nella prossima ipotetica amministrazione Trump per controllare la spesa e accertarsi che i "soldi dei contribuenti americani vengano spesi bene". L'ex presidente ha detto "mi piace", poi si è complimentato con lui per i licenziamenti in massa avviati a Twitter, ora X, dal momento del suo arrivo, nel 2022, quando Musk mandò a casa seimila dipendenti, l'equivalente dell'80 per cento dell'intera forza lavoro. "Sei il più grande tagliatore di teste – ha detto Trump – non voglio fare il nome della compagnia, ma loro sono entrati in sciopero e tu hai detto: va bene, andatevene tutti, andatevene tutti, sei stato davvero il più grande". Musk ha ringraziato.

Trump esclude l’attacco dell’Iran a Israele

"Tutti stanno aspettando un attacco dall'Iran, ma l'Iran non attaccherà: credimi. Tu sai che io ero lì e loro (gli iraniani, ndr) sapevano che non dovevano fare casino. Io non volevo fare brutte cose a loro, ma loro erano senza soldi perché io avevo detto alla Cina di non comprare petrolio dall'Iran". Lo ha detto Donald Trump nella conversazione con Elon Musk. Nel pomeriggio la Casa Bianca aveva detto di aspettarsi un attacco nelle prossime ore.

Poi il tycoon ha ribadito la sua stima per il presidente cinese Xi Jinping e per quello russo Vladimir Putin, con cui "andare d'accordo è buona cosa", e aperto alla possibilità di far entrare nel suo governo Elon Musk.