Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Hanoi, stretta di mano tra Trump e Kim Jong-un. "Summit sarà un successo"

In Vietnam il secondo incontro tra i due leader. Il presidente Usa: "Kim è un grande leader". Guardian: entrambi puntano al Nobel per la Pace

La stretta di mano tra Donald Trump e Kim Jong Un (LaPresse)

La stretta di mano tra Donald Trump e Kim Jong Un (LaPresse)

Pechino, 27 febbraio 2019  - Si è aperto con dichiarazioni di ottimismo il secondo vertice fra Kim Jong-un e Donald Trump ad Hanoi. Dopo la stretta di mano e i sorrisi, sullo sfondo di bandiere statunitensi e nordcoreane, il presidente americano e il leader nordcoreano si sono allontanati per brevi colloqui e per la cena al Metropole Hotel. I colloqui procederanno poi in modo più esteso e formale nella giornata di giovedì. Trump ha previsto che il vertice "sarà un successo", "equivalente o migliore" del precedente. Dove, in realtà, il risultato fu un documento che stilava promesse piuttosto vaghe sulla denuclearizzazione della penisola, cui sono seguiti alcuni progressi e poi lo stallo. Trump punta a un successo ad Hanoi sia per incassare un ritorno sul fronte diplomatico, sia per distogliere l'attenzione da quel che nelle stesse ore accade a Washington: l'ex legale del magnate, Michael Cohen, parla al Congresso in una testimonianza esplosiva.

Kim ha detto di sentirsi "sicuro" che "questa volta otterremo un risultato che sarà accolto con favore da tutti", esito per cui "farà del proprio meglio". Trump ha anche negato di aver fatto passi indietro sulla denuclearizzazione e, quando gli è stato domandato se al summit possa esser dichiarata la fine formale alla guerra del 1950-53, come previsto da vari media, ha risposto: "Vedremo". Ore prima dell'inizio del summit, aveva previsto su Twitter la possibilità di un futuro "grandioso" per la Corea del Nord, "se denuclearizzerà". Ha fatto l'esempio del Vietnam: "Sta prosperando come pochi luoghi al mondo. La Corea del Nord sarà uguale, e molto velocemente, se denuclearizzerà. Il potenziale è GRANDIOSO, una enorme opportunità, come quasi nessuna nella storia, per il mio amico Kim Jong-un".

Lo storico incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e Kim Jong-un si tiene otto mesi dopo il vertice di Singapore, i due leader si sono stretti la mano di fronte a una sfilata di bandiere statunitensi e coreane. Trump e Kim sorridenti, si sono fatti fotografare dinanzi alle decine di giornalisti. Alla serata per la cena formale, i due leader erano accompagnati dai loro principali consiglieri, il presidente Trump dal segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, e dal facente funzione di Capo dello staff, Mick Mulvaney. Mentre la Corea del Nord porterà al "social dinner" il braccio destro di Kim, Kim Yong-chol, e il ministro degli Esteri, Ri Yong-ho, e forse la sorella del leader, Kim Yo-jong.

"Kim è un grande leader e la Corea del Nord ha molto potenziale illimitato", sono state le parole del presidente americano all'incontro il leader nord-coreano. Trump ha aggiunto: "Il primo incontro è stato un successo, mi auguro che questo lo sia altrettanto e anche di più. E' un onore essere con il presidente Kim ed è un onore essere assieme qui in Vietnam". Il tycoon sorridente ha poi fermato i giornalisti che gli chiedevano se dal meeting si avrà un accordo di pace, rispondendo: "Vedremo". 

Il via al secondo summit tra Trump e Kim, però arriva in un momento in cui l'inquilino della Casa Bianca deve fare i conti con quello che ha lasciato a casa: l'attesa dell'esplosiva audizione di Michael Cohen, suo ex avvocato, e il no della Camera alla dichiarazione d'emergenza per la costruzione del Muro al confine col Messico. Su entrambi gli argomenti i giornalisti gli hanno chiesto un commento, ma The Donald ha scosso la testa. 

Da parte sua Kim Jong-un, dopo la stretta di mano, ha definito il summit "una decisione coraggiosa" di Donald Trump. I due leader, prima del colloquio privato, hanno speso parole di gratitudine l'uno per l'altro. Il dittatore di Pyongyang ha anche affermato che il progresso "più grande" tra Usa-Corea del Nord è stata la "nostra relazione". Anche il presidente americano si è lasciato andare definendo il loro rapporto come "una relazione speciale". 

Poi, al social dinner, Trump che si è seduto accanto a Kim Jong-un a tavola, al Sofitel Legend Metropole Hotel di Hanoi, ha detto: "Sarà una cena veloce, domani sarà una giornata ricca di impegni". Infine Trump ha chiesto alla stampa: "Tutti si trovano bene?''.

DOPO IL NOBEL? - Secondo il Guardian, che riporta i commenti di un esponente governativo della Corea del Nord, citati dal servizio coreano di Radio Free Asia (Rfa), sia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che il leader nordcoreano Kim Jong-un punterebbero al premio Nobel per la Pace, al termine dei negoziati in corso sul nucleare. La fonte nordcoreana avrebbe fatto notare come "le autorità hanno cominciato a distribuire 'materiale informativo per la grandezza del nostro massimo leader', compreso parecchia propaganda sul Nobel". Inoltre nei giorni scorsi era emerso che anche Trump sogna un giorno di ricevere il premio Nobel per la pace. Secondo alcune indiscrezioni il primo ministro giapponese Shinzo Abe lo avrebbe nominato, ma Abe non ha voluto commentare.