Washington, 23 gen. - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che desecreta i file sugli assassinii degli anni '60 del presidente John F. Kennedy e di suo fratello Bobby Kennedy, nonché quello del leader per i diritti civili Martin Luther King Jr. "Tutto sarà rivelato", ha detto Trump ai giornalisti mentre firmava l'ordine nello Studio Ovale della Casa Bianca.
Dopo aver firmato l'ordine, Trump ha passato la penna che aveva usato a un assistente, dicendo: "Dalla a RFK Jr.", il candidato del presidente a diventare segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e nipote del presidente assassinato. Negli ultimi anni, gli Archivi nazionali hanno pubblicato decine di migliaia di documenti relativi all'assassinio del presidente Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963, ma ne hanno trattenute altre migliaia per motivi di sicurezza nazionale. All'epoca dell'ultima pubblicazione, nel dicembre 2022, si diceva che il 97 percento dei documenti di Kennedy, che ammontano a circa cinque milioni di pagine, fosse stato reso pubblico.
La Commissione Warren che ha indagato sull'omicidio ha stabilito che a sparare fu un ex tiratore scelto dei Marine, Lee Harvey Oswald, che agì da solo. Questa conclusione formale, tuttavia, non e' servita a dissipare le ipotesi che dietro l'omicidio di Dallas ci fosse un complotto piu' sinistro, Al momento della pubblicazione dei documenti nel dicembre 2022, il presidente Joe Biden aveva dichiarato che un numero "limitato" di documenti avrebbe continuato a essere trattenuto su richiesta di "agenzie" non specificate. Migliaia di documenti relativi all'assassinio di Kennedy, provenienti dagli Archivi Nazionali, sono stati resi pubblici durante il primo mandato di Trump, ma egli stesso ne ha tenuti nascosti alcuni per motivi di sicurezza nazionale. Gli studiosi di Kennedy hanno affermato che è improbabile che i documenti ancora conservati negli archivi contengano rivelazioni sensazionali o che mettano a tacere le diffuse teorie cospirative sull'assassinio del 35esimo presidente degli Stati Uniti. Oswald fu ucciso a colpi di arma da fuoco due giorni dopo l'omicidio di Kennedy dal proprietario di un night club, Jack Ruby, mentre veniva trasferito dalla prigione cittadina. Centinaia di libri e film, come "JFK" di Oliver Stone del 1991, hanno alimentato l'industria della cospirazione, puntando il dito contro i rivali della Guerra Fredda, l'Unione Sovietica e Cuba, la mafia e persino il vicepresidente di Kennedy, Lyndon Johnson. Il fratello minore del presidente Kennedy, Robert, ex procuratore generale, fu assassinato nel giugno 1968 mentre era in campagna elettorale per la nomination democratica alla presidenza. Sirhan Sirhan, un palestinese nato in Giordania, fu stato condannato per il suo omicidio e sta scontando l'ergastolo in una prigione in California. Martin Luther King Jr. fu assassinato nell'aprile del 1968 a Memphis, nel Tennessee. James Earl Ray fu condannato per l'omicidio e mori' in prigione nel 1998, ma in passato i figli di King avevano espresso dubbi sul fatto che fosse lui l'assassino.