Domenica 17 Novembre 2024

Russiagate, quando Trump jr festeggiava le mail da Mosca sulla Clinton

Secondo una rivelazione del New York Times il figlio del presidente sapeva che la Russia voleva aiutare il tycoon. E disse all'intermediario: "I love it"

Il presidente Usa Donald Trump con il figlio Donald Trump jr (Afp)

Il presidente Usa Donald Trump con il figlio Donald Trump jr (Afp)

Washington, 11 luglio 2017 - Il Russiagate continua a tenere banco in Usa. Il New York Times ha pubblicato il contenuto di uno scambio di email tra Donald Trump Jr., il figlio del presidente americano, e un ex partner di suo padre in contatto con i funzionari governativi della Russia. La mail risale al 3 giugno e mostra come Trump Jr. fosse felice per il fatto che la Russia avesse in mano materiale dannoso nei confronti di Hillary Clinton e che si trattasse dell'impegno del Cremlino "per aiutare tuo padre". Si legge: i documenti "potrebbero mettere sotto accusa Hillary Clinton e i suoi rapporti con la Russia e potrebbero essere molto utili per tuo padre", scrive l'ex collaboratore di Donald Trump, aggiungendo: "Si tratta di informazioni di alto livello e molto sensibili ma sono parte dell'impegno della Russia e del suo governo per sostenere Trump".

Stando a quanto riportato dal quotidiano Usa, la mail in questione fu inviata a Donald Jr da Rob Goldstone, ex giornalista britannico e pr che ha fatto da tramite per organizzare l'incontro fra il primogenito di Trump e l'avvocato russa Natalia Veselnitskaya, che sosteneva di avere materiale compromettente su Hillary. Secondo le fonti il messaggio di Goldstone indicava che il governo russo era la fonte delle informazioni potenzialmente compromettenti sulla rivale di Trump candidato presidente, non entrava tuttavia in dettagli sul modo in cui Mosca intendeva aiutare la candidatura di Trump, nè vi era alcun riferimento alla possibilità che le stesse informazioni fossero collegate alle cyberintrusioni che portarono poi alla diffusione di migliaia di mail facenti capo al Democratic National Committee.

"Se è quello che lei dice, è ottimo ('I love it', in inglese, ndr), specialmente più avanti nell'estate". Così Donald Trump Jr avrebbe risposto a Goldstone. È quanto emerge dai contenuti dello scambio di email con l'intermediario. Quattro giorni dopo, a seguito di altre email, l'intermediario scrisse di nuovo al figlio di Trump e propose un incontro a New York con l'"avvocato del governo russo". Trump Jr acconsentì, dicendo che avrebbe portato con sè il capo della campagna elettorale del padre, Paul Manafort, e il cognato Jared Kushner.

Alla fine è stato lo stesso Donald jr a diffondere sul suo account twitter @donaldjtrumpjr i testi delle mail che dimostrano i contatti, denunciati dal New York Times, con l'avvocatessa russa Natalia Veselnitskaya, vicina al Cremlino.