Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Trump in Israele: "Opportunità di pace". Poi attacca l'Iran: "Non avrà mai l'atomica"

Il presidente è volato da Riad a Tel Aviv per la sua seconda tappa nel tour internazionale. Incontro a tre, con sia Netanyahu che Abu Mazen, solo in futuro, se si impegneranno per la pace

Trump parla all'aeroporto di Tev Aviv (Ansa)

Riad, 22 maggio 2017  - "Nel mio viaggio in questi giorni ho trovato nuove ragioni di speranza", sono le parole di Donald Trump al suo arrivo all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.  "Abbiamo un'opportunità rara di portare stabilità e pace nella regione", ha aggiunto Trump. "Sono venuto per ribadire il legame che non può essere spezzato tra Stati Uniti e Israele".

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Solo il volo da Riad diretto a Tel Aviv di per sé è stato storico, infatti si tratta del primo volo diretto della storia tra Arabia Saudita e Israele, Paesi che non hanno relazioni formali e tra i quali dunque non ci sono collegamenti diretti. 

Il presidente americano, Donald Trump, dopo due giorni a Riad ora si trova in Israele, seconda tappa del suo primo tour internazionale come presidente. Per Trump sarà la prima visita ufficiale in Israele e Palestina, con il dichiarato scopo di avvicinare le parti al processo di pace. Ivanka Trump, al seguito del padre riguardo alla visita in Arabia Saudita ha twittato "fantastica e storica. Sono emozionata di continuare il nostro viaggio in Israele".

IVANKA E MELANIA_22880524_145433

AMICO MIO - Trump, appena sbarcato dall'Air Force One, ha salutato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, "Hello, amico mio", sottolineando quindi la volontà di rimarcare un rapporto diretto. Poi il presidente americano, che non abbandona mai il suo stile poco formale, prima ancora degli onori militari, si è voltato verso Netanyahu per chiedergli: "E allora, qual è il programma?". 

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MELANIA, IVANKA E 900 DELLO STAFF - Il presidente è accompagnato anche dalla moglie Melania (che per l'occasione ha sfoggiato un impeccabile tailleur con gonna, bianco abbagliante ed enormi occhiali neri da sole). Con la copia presidenziale, anche un entourage di 900 persone, tra cui la figlia del presidente americano, Ivanka e il marito Jared Koushner, di famiglia ebrea, considerato un elemento chiave della relazione tra l'amministrazione Trump e Israele.

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NETANYAHU: NOI DA SEMPRE CONTRO I TERRORISTI - Netanyahu: "Da 69 anni, Israele lotta contro tutti gli estremismi". Il premier israeliano ha così accolto Trump. Netanyahu ha ricordato il discorso tenuto domenica da Trump dinanzi ai leader del mondo arabo: "Lei ha fatto un discorso di chiarezza e convinzione: ha fatto appello alle nazioni chiedendo di lottare contro gli estremisti, alle forze della civiltà di lottare contro la barbarie. Da 69 anni, Israele fa esattamente questo, è in in prima linea contro il terrorismo". "Garantiamo i diritti a tutti", ha aggiunto. 

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RIVLIN: TRA NOI SALDI LEGAMI - Il presidente di Israele Reuven Rivlin ha accolto Trump: "La sua visita è un segno degli stretti legami tra i nostri due paesi che non possono essere spezzati". Il presidente Rivlin ha trovato significativo che la visita di Trump avvenga in concomitanza con i festeggiamenti israeliani indetti per il 50mo anniversario della unificazione di Gerusalemme avvenuta con la guerra dei sei giorni. "Ci rallegra molto che la nostra principale potenza alleata riconosca l'importanza di Gerusalemme per il popolo ebraico". 

TRUMP: MAI L'ARMA NUCLEARE A IRAN - Nell'incontro con il presidente israeliano Rivlin il numero uno della Casa Bianca è stato chiaro: "Usa e Israele possono dichiarare ad una voce che all'Iran non sarà mai, mai, mai concesso di avere un arma nucleare. L'Iran deve smettere di addestrare e finanziare i gruppi terroristici e le milizie. C'è un profondo consenso nel mondo" su questo, "incluso nel mondo musulmano".

LA REPLICA DI ROHANI - "L'Iran non ha mai tentato di avere armi nucleari", ribatte il presidente iraniano, Hassan Rohani, nel corso della sua prima conferenza stampa dopo la rielezione, rispondendo alle parole di Donald Trump. "L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) - ha continuato Rohani - ha verificato in diverse occasioni la natura pacifica del programma nucleare iraniano". E Rohani va oltre, sostenendo che l'Iran è una forza fondamentale nella lotta contro lo Stato islamico in Iraq e Siria, mentre gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita finanziano il "terrorismo" in Medioriente. "Chi ha combattuto contro il terrorismo? Sono stati Iran, Siria, Hezbollah e Russia. Ma chi ha finanziato i terroristi? Chi finanzia i terroristi non può sostenere che sta combattendo contro di loro", ha detto Rohani. Teheran e Riyad sono coinvolti sostenendo parti opposte nei conflitti in Siria, Yemen, Iraq e Libano.

VISITA AL SANTO SEPOLCRO - Il presidente Donald Trump, con la moglie Melania, poi si sono recati al Santo Sepolcro nella Città Vecchia di Gerusalemme. Giunto alla Porta di Giaffa in auto, Trump ha poi proseguito a piedi per circa 400 metri scendendo nelle vie del mercato nel Quartiere cristiano. Tutti i negozi sono stati chiusi. Ci sono anche la figlia Ivanka e il marito Jared Kushner.

IN FUTURO ANCHE INCONTRO A TRE CON ABU MAZEN - Un incontro a tre fra Donald Trump, Benjamin Netanyahu e Abu Mazen sarà "per una data successiva" e non avverrà in questo viaggio del presidente Usa in Israele e nei territori palestinesi. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Rex Tillerson che ha spiegato che il tycoon è pronto a investire i suoi sforzi personali per la pace in Mo solo se i leader israeliani e palestinesi sono pronti a impegnarsi seriamente nel processo di pace.

GERUSALEMME PRONTA PER LA PACE

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TRUMP NOIOSO

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