Roma, 16 gennaio 2024 - L’Inauguration Day, la cerimonia che si terrà il 20 gennaio 2025 e che sancirà l’inizio del mandato di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, sarà un evento istituzionale ricco di tradizioni solenni e momenti di festeggiamento. E vedrà la partecipazione di ospiti di rilievo nazionali e - anche se normalmente non è previsto - leader internazionali.
Sommario
Il programma della giornata
La cerimonia di insediamento verrà trasmessa in diretta sulle reti televisive di tutto il mondo e sul sito web della Casa Bianca. L’Inauguration Day si aprirà con una funzione religiosa presso la St. John, storica chiesa episcopale - chiamata anche ‘la chiesa del Presidente’ - che si trova a un isolato dalla White House. A seguire, la coppia formata dall’attuale presidente Joe Biden e dalla first lady Jill Biden offriranno un tè ai loro successori, Donald e Melania Trump, all’interno delle mura della residenza presidenziale. Questo è il momento che sancisce il passaggio di consegne tra le due coppie presidenziali, che si avvieranno poi in corteo verso la cerimonia di giuramento, momento centrale della giornata.
Il giuramento sulla Bibbia
La cerimonia vera e propria inizierà verso le 12:00 locali (le 18:00 italiane) presso il Campidoglio. Il giuramento, amministrato dal Presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti, verrà prestato prima dal vicepresidente J. D. Vance e poi dal presidente Trump. La tradizione prevede che si giuri sulla Bibbia, tenendo la mano destra alzata e la sinistra posata sul libro sacro, solitamente tenuto in mano dalla first lady entrante. La formula da pronunciare è presente nella Costituzione statunitense: "Giuro solennemente di adempiere con fedeltà all'ufficio di presidente degli Stati Uniti, e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione al meglio delle mie capacità. Che Dio mi aiuti".
Dopo il giuramento e l’inno ‘Hail to the Chief’, suonato dalla banda presidenziale, Trump pronuncerà il suo discorso inaugurale, in cui ci si aspetta che il presidente delinei le priorità del nuovo mandato. Il tycoon si recherà poi nella President’s Room per la cerimonia della firma, ovvero il momento in cui firmerà le nomination della futura squadra di governo.
La festa
Da questo momento iniziano i veri e propri festeggiamenti, a partire dal pranzo inaugurale, durante in quale vengono solitamente offerti i piatti tipici degli Stati di origine di presidente e vice. Seguirà poi la parata presidenziale. Solitamente attraversa le principali vie del potere americano: Constitution Avenue, Indipendence Avenue e Pennsylvania Avenue, la via che porta alla Casa Bianca. Ma in questa occasione si terrà al chiuso, nell'arena Capital One di Washington che generalmente ospita le partite della franchigia di basket Nba dei Washington Wizards, a causa della storica ondata di gelo in arrivo sugli Stati Uniti. Infine, The Donald parteciperà a tre balli inaugurali: il ‘Commander in Chief Ball’, il ‘Liberty Inaugural Ball’ e lo ‘Starlight Ball’.
La conclusione vera e propria dell’Inauguration Day avverrà il giorno successivo, martedì 21 gennaio, con il National Prayer Service: una serie di preghiere per il lavoro del presidente amministrate da membri del clero americano.
Gli ospiti
Come da tradizione, alla cerimonia sarà presente il presidente uscente Joe Biden con la moglie Jill. E’ infatti consuetudine per i presidenti partecipare all’Inauguration Day del proprio successore: l’unica eccezione è stata la cerimonia del 2021, a cui proprio Donald Trump rifiutò di partecipare. Ci saranno poi i loro predecessori George W. Bush, Bill Clinton e Barack Obama. Non mancherà sicuramento Elon Musk e forse vedremo la partecipazione di Jeff Bezos e Mark Zuckerberg.
E se solitamente le cerimonia di insediamento non prevedono la partecipazione di leader stranieri, Donald Trump ha deciso di cambiare le carte in tavola e di far recapitare inviti a personalità politiche straniere con idee affini alle sue. L’invito più clamoroso è stato quello al presidente cinese Xi Jinping, che ha però rifiutato e invierà il suo vice Han Zheng. Ci sarà la presidente italiana Giorgia Meloni. Pare confermata la presenza del leader argentino Javier Milei e del politico britannico Nigel Farage. Incerto ancora il premier ungherese Viktor Orbàn. Presenti poi i ministri degli esteri di Giappone, Australia e India.