Venerdì 20 Dicembre 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Trump in confusione, solo rabbia e insulti

Il presidente rientra nello Studio Ovale, campagna elettorale in stallo. Offese a Biden, che lo gela: "Se hai il virus niente duello tv"

La Casa Bianca sembra un luogo di fantasmi. Metà del personale è in quarantena. Dopo il ritorno dall’ospedale, mentre il presidente scalpita e riesce a rientrare nello Studio Ovale, decine di persone dello staff sono contagiate, compreso il suo consigliere strategico Stephen Miller. Prima di tornare nella stanza del comando, Trump era rimasto isolato nel suo appartamento al secondo piano vicino all’infermeria per 36 ore.

Il presidente che, martedì sera, prima ha bloccato il negoziato fra la presidente della camera Nancy Pelosi il ministro del Tesoro Mnuchin per trovare un’intesa sul secondo pacchetto di stimoli economici provocando il crollo delle borse, ieri è sembrato ripensarci. Si è detto pronto a firmare un nuovo assegno da 1200 dollari a persona e sussidi alle compagnie aeree per 25 miliardi di dollari. Queste notizie hanno tranquillizzato Wall Street che era in picchiata. C’è però una certa confusione nella linea ondivaga del capo della Casa Bianca. Dal suo ritiro continua a twittare insulti a Biden: "È un matto, tutti lo sanno, e ha un quoziente intellettivo molto basso". Il candidato democratico non replica. Ma precisa: "Se il 15 ottobre il presidente avrà ancora il Covid, il dibattito in Florida non si dovrà fare". La mitragliata di tweet spesso erratica e contraddittoria non ha risparmiato nemmeno Kamala Harris che ieri sera in Utah sfidava il vice di Donald, Mike Pence. "Ha un’agenda molto più a sinistra di Bernie Sanders", scrive Trump che vuol dare l’impressione di essere tornato quello di sempre, allontanando i sospetti di chi pensa che il presidente sia imbottito di troppi steroidi.

Il team sanitario che lo segue conferma che Trump è "senza sintomi" da 24 ore e senza febbre da quattro giorni, mentre il suo capo di gabinetto Meadows aggiunge: "Si sente molto bene ed è attivo". Nessuno, però, vuol dire esattamente quando è risultato positivo e confermare se il presidente è stato davvero sottoposto al test tutti i giorni. Nel suo viaggio in New Jersey la settimana scorsa, sono in tanti a sostenere che era già infetto. Questo alimenta il sospetto sul vasto contagio avvenuto nel prato della Casa Bianca due giorni dopo in occasione della candidatura del giudice Amy Coney Bennet alla Corte Suprema. Operai e tecnici hanno lavorato nello Studio Ovale per disinfettare radicalmente e migliorare il sistema di ventilazione.

L’atteso discorso alla nazione annunciato martedì è stato rinviato ed è molto probabile che arrivi proprio quando il presidente sarà tornato alla sua scrivania nella West Wing. La priorità di Trump è diventata adesso la nomina del giudice ultra conservatore alla Corte Suprema prima del 3 novembre. Sarà una gara contro il tempo per l’ostruzionismo dei senatori democratici che vogliono giudicare l’alto magistrato solo dopo il voto. Lo slogan del presidente con la faccia senza mascherina proiettata come un simbolo di mascolinità, non sembra attrarre più gli indecisi come nel 2016. La crescita di Biden considerato "rassicurante e normale" appare costante e regolare, senza il minimo sbalzo. Il tribunale di New York ha nel frattempo respinto la richiesta di Trump di tenere segrete le sue tasse. Dovrano essere consegnate agli investigatori.