Mercoledì 8 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Trump manda il figlio in Groenlandia e rilancia l’idea di annetterla agli Usa: “Non escludo uso forza militare”

Dopo le dimissioni del premier canadese Trudeau, il tycoon avanza l’ipotesi che il Canada possa diventare il 51esimo stato americano e promette: “Faciliteremo i permessi ambientali, via lo stop di Biden alle trivellazioni”

Roma, 7 gennaio 2024 – Donald Trump ha confermato le indiscrezioni di stampa secondo le quali il figlio Don starebbe per arrivare in Groenlandia, qualche giorno dopo che il presidente eletto aveva lasciato intendere di volerla annettere. “Ho sentito dire che il popolo della Groenlandia è Mag”, ha scritto il tycoon su Truth.

Rispondendo poi alla domanda di una giornalista a Mar-a-Lago, Trump non ha escluso l'uso della forza militare per un'eventuale riconquista del canale di Panama e per l'annessione della Groenlandia.

Trump: “Grandi benefici se diventerà parte degli Usa”

"Mio figlio, Don Jr, ed altri miei rappresentanti si recheranno lì nei prossimi giorni. È un posto incredibile e la gente ne trarrà enormi benefici se e quando diventerà parte della nostra nazione. La proteggeremo e la custodiremo da un mondo esterno molto feroce. Rendere ancora grande la Groenlandia!”, ha aggiunto Trump. Parole che si sommano a quanto detto dal presidente eletto degli Stati Uniti d’America ieri nelle ore in cui il premier canadese Trudeau aveva annunciato le sue dimissioni. Trump ha strizzato l’occhio ai canadesi invitando il Canada a diventare il 51esimo Stato Usa. "Molte persone in Canada amerebbero essere essere il 51esimo Stato”. Lo ha scritto Donald Trump in un post su Truth dopo le dimissioni del premier canadese Justin Trudeau. “Gli Usa non possono più subire il massiccio deficit commerciale e i sussidi di cui il Canada ha bisogno per restare a galla. Trudeau lo sapeva e si è dimesso”, ha sottolineato il presidente eletto ribadendo che “se il Canada si fondesse con gli Stati Uniti, non ci sarebbero tariffe, le tasse diminuirebbero notevolmente e sarebbero totalmente sicuri dalla minaccia delle navi russe e cinesi che li circondano costantemente. Insieme, che grande Nazione saremmo!”.

Tycoon: “Faciliteremo permessi ambientali, via lo stop alle trivelle”

Trump ribadisce che la sua amministrazione faciliterà i permessi ambientali per quelle aziende che investiranno negli Usa oltre un miliardo di dollari. In un discorso a Mar-a-Lago il presidente eletto ha anche ripetuto che il divieto di Joe Biden alle trivellazioni off-shore "non resterà in vigore". Parole che non sono sembrate pronunciate a caso nel giorno in cui il tycoon ha promesso “enormi benefici” se e quando la Groenlandia – uno dei maggiori siti di interesse per l'industria estrattiva e mineraria –  diventerà parte degli Usa. Già ieri la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha definito “vergognosa” la decisione di Biden di vietare le estrazioni offshore su 250 milioni ettari di costa Usa e ha parlato di “vendetta politica sul popolo americano che ha dato al presidente Trump il mandato di aumentare le trivellazioni e abbassare i prezzi del gas”.

Frederiksen: "La Groenlandia appartiene ai groenlandesi”

Affermazioni alle quali ha replicato la Danimarca. "La Groenlandia appartiene ai groenlandesi”. Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen dopo le minacce di annessione dell'isola, che fa parte del territorio della Danimarca, da parte del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Ma Donald Trump continua a insistere sulla possibilità che gli Stati Uniti annettano la Groenlandia nelle ore in cui il figlio è appena arrivato sull'isola. “L'accoglienza è stata ottima. Loro e il mondo libero hanno bisogno di sicurezza, protezione, forza e pace! Questo è un accordo che deve realizzarsi. Rendere la Groenlandia di nuovo grande!”, ha scritto il presidente eletto su Truth.

Nuovo stemma reale danese, ingrandito simbolo Groenlandia

La risposta alle parole del tycoon non si è fatta attendere. Il re di Danimarca, Frederik, ha deciso di modificare il suo stemma reale, rendendo più evidente l'emblema della Groenlandia, territorio autonomo della corona danese. Lo riportano fra gli altri vari media britannici, dall'Independent al Guardian, pur precisando che la corte di Copenaghen non ha fatto riferimenti espliciti alla querelle con Washington nel rendere pubblica la versione rinnovata dell'effigie. Versione in cui risultano ingrandite ed evidenziate le immagini dell'orso polare e dell'ariete, che simboleggiano rispettivamente la Groenlandia e le isole Faroe, come "nazioni costitutive" del Regno accanto alla Danimarca propriamente intesa. Mentre evapora il richiamo alle tre corone, retaggio storico dell'Unione di Kalmar che dal 1397 riunì temporaneamente sotto un solo monarca – la regina Margherita I di Danimarca – i tre regni danese, svedese e norvegese, dando vita a una Scandinavia unificata comprendente all'epoca pure l'Holstein (oggi parte della Germania).

Il figlio del tycoon sull’isola per un podcast

Intanto Donald Trump Jr., figlio del presidente eletto, è arrivato stamattina in Groenlandia. La visita è stata confermata da Mininnguaq Kleist, segretario permanente della Groenlandia per il Ministero degli Affari Esteri. "La visita di Donald Trump Jr. è una visita privata e questo viene rispettato da Naalakkersuisut, il governo della Groenlandia. Pertanto, non ci saranno reazioni alla visita", ha detto Kleist. Secondo la stampa statunitense Donald Jr. sarà sull'isola per girare contenuti per un podcast e per i social media. La Groenlandia è un territorio completamente autonomo del Regno di Danimarca e possiede petrolio, gas naturale e risorse minerarie.