Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Trump e l’incriminazione per la pornostar Stormy Daniels: “Tutti vorranno la mia foto segnaletica”

L’ex presidente: “Mai avuto tanto sostegno come oggi”. Virale foto fake stile Guantanamo. Ma arrivano nuovi guai

Roma, 3 aprile 2023 - Donald Trump, a poche ore dalla prima udienza per l’incriminazione - l’accusa: aver pagato la pornostar Stormy Daniels per mettere a tacere la loro presunta relazione - starebbe già pensando a come far fruttare la sua foto segnaletica. Che, è certo, diventerà “la più famosa nella storia del mondo”. L’ex presidente prevede di usarla per raccogliere milioni per la sua campagna presidenziale. Questo almeno sostiene Toni Holt Kramer, amica e sostenitrice del tycoon, a capo del gruppo di supporto Trumpettes.

Trump: la sua incriminazione è ormai questione di ore
Trump: la sua incriminazione è ormai questione di ore

La foto segnaletica e la campagna elettorale

Secondo Toni Holt Kramer la foto segnaletica “riassume la caccia alle streghe contro Trump. Tutti la vorranno, anche i suoi detrattori”.  Per ora la foto che circola in rete è un fake, generato dall’intelligenza artificiale, come era già capitato per l’arresto. L’ex inquilino della Casa Bianca appare in tenuta stile Guantanamo.

Sempre fonti vicine all’ex presidente aggiungono che la notizia dell’incriminazione avrebbe portato nelle casse della rielezione milioni di dollari. “Mai avuto tanto sostegno e affetto come adesso”, si è vantato The Donald.

Nuovi guai per Trump

Ma nel frattempo arrivano nuovi guai giudiziari per Trump. Il dipartimento di Giustizia e l’Fbi avrebbero raccolto prove schiaccianti che l’ex presidente ha tentato di ostacolare le indagini sulle carte top secret portate a Mar-a-Lago. Secondo quanto riferito da due fonti informate al Washington Post, i nuovi elementi, tra i quali un video delle telecamere di sicurezza che mostra un assistente spostare gli scatoli di file classificati su ordine del tycoon, dimostrano che Trump ha agito di proposito per impedire al governo di fare le verifiche sulle carte nonostante gli fosse stato richiesto formalmente.