New York, 17 dicembre 2018 - Donald Trump si scaglia ancora contro la Fed. Il presidente degli Stati Uniti alla vigilia della riunione della Federal Reserve ha twittato: "È incredibile che con un dollaro forte e nessuna inflazione almeno virtualmente, la Fed stia solo considerando un altro aumento dei tassi di interesse". Così ha scritto l'inquilino della Casa Bianca, citando anche le difficoltà del resto del mondo e, in particolare: "Parigi che brucia e la Cina che frena".
It is incredible that with a very strong dollar and virtually no inflation, the outside world blowing up around us, Paris is burning and China way down, the Fed is even considering yet another interest rate hike. Take the Victory!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 17 dicembre 2018
Il motivo dell'attacco di Donald Trump alla riunione della Fed che si apre domani consiste nel timore che vengano alzati i tassi di interesse. Tutti gli economisti danno per scontato l'aumento: stando a un sondaggio condotto dal Wall Street Journal, 59 dei 60 economisti interpellati prevedono una stretta di 25 punti base per la settimana prossima; sarebbe la quarta del 2018. Gli stessi economisti poi non si aspettano più un totale di tre aumenti dei tassi nel 2019, ma solo due.
Anche per questo c'è grande attesa per le nuove stime che la Fed diffonderà mercoledì prossimo (la riunione dura due giorni) congiuntamente all'annuncio sulla sua decisione sui tassi. A settembre aveva messo in conto per il 2019 tre strette monetarie ma non è escluso che ne riveda al ribasso totale. È ormai da mesi che Trump critica la Banca centrale degli Stati Uniti e il suo governatore Jerome Powell (scelto proprio dallo stesso tycoon) per voler portare avanti una normalizzazione graduale della politica monetaria.