Roma, 18 gennaio 2025 - Un raid di 200 agenti a Chicago per dare il via al piano di espulsioni di massa di migranti promesso da Donald Trump in campagna elettorale. Fonti vicine al tycoon hanno svelato al Wall Street Journal che martedì saranno inviati centinaia di agenti nella città dell'Illinois sul Lago Michigan per un operazione che dovrebbe durare una settimana.
Chicago è stata presa di mira per prima perché simbolo di quelle metropoli americane in mano ai dem che secondo i Maga proteggono i migranti, non aiutando le autorità federali a far rispettare le leggi sull'immigrazione.
Intanto in Sudamerica, dove il 12 gennaio si è messa in marcia una nuova carovana di migranti che tenterà di raggiungere gli Stati Uniti attraverso il Messico, diversi Paesi (Messico, Brasile, Colombia, Cuba, Venezuela, Haiti, Panama, Belize, Honduras, Guatemala, El Salvador e Costa Rica) si stanno accordando per fare fronte comune contro la politica delle espulsioni di Trump facendo appello al diritto internazionale per "preservare la dignità dei migranti" espulsi dagli Usa.
E tra i rimedi promessi da Trump, per porre fine all'immigrazione illegale, c'è anche la chiusura del confine con il Messico per emergenza di salute pubblica, causata da "malattie portate dagli migrati", ha denunciato la scorsa settimana il New York Times. I suoi collaboratori starebbero valutando di utilizzare il Titolo 42, sulle restrizioni legate alla salute pubblica, perché i migranti alla frontiera potrebbero essere portatori di malattie sconosciute. Il Titolo 42 fu usato all'inizio della pandemia di Covid.