Giovedì 7 Novembre 2024

Trump escluso dalle primarie del 2024 in Colorado. Cosa succede ora

E’ la prima volta nella storia che il 14esimo Emendamento viene utilizzato per bandire un candidato alla presidenza. Cosa cambia nella corsa alla Casa Bianca del 2024

Roma, 20 dicembre 2023 – Per la Corte Suprema del Colorado Donald Trump è ineleggibile alle primarie del 2024 per il ruolo avuto nell’insurrezione di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Un terremoto che scuote la politica americana, ma in che modo potrebbe cambiare le carte in tavola in vista della corsa alla Casa Bianca del 2024

La palla ora passa alla Corte Suprema Usa. I guai giudiziari dell’ex presidente hanno il tempo contato per correre ai ripari, dal momento che i sommi giudici del Colorado hanno sospeso l’applicazione della sentenza – che di fatto esclude Trump dalle primarie repubblicane del 5 marzo – fino al 4 gennaio per permettere il ricorso alla Corte Suprema. 

Donald Trump (Ansa)
Donald Trump (Ansa)

L’emendamento 13: cosa prevede e perché è stato usato

È la prima volta nella storia che il Comma 3 del 14esimo Emendamento (approvato dopo la guerra di Secessione americana) viene utilizzato per bandire un candidato alla presidenza. Il testo costituzionale sancisce che “nessuno potrà essere senatore o rappresentante nel Congresso, o elettore per il presidente e il vice-presidente o potrà tenere qualsiasi ufficio, civile o militare, presso gli Stati Uniti o presso qualsiasi Stato, se, avendo previamente prestato giuramento – come membro del Congresso o come funzionario degli Stati Uniti o come membro del Legislativo di uno Stato o come funzionario amministrativo o giudiziario in uno Stato – di difendere la Costituzione degli Stati Uniti, abbia preso parte a un'insurrezione o ribellione contro di essi o abbia dato aiuto o sostegno ai loro nemici. Ma il Congresso può, col voto dei due terzi di ciascuna Camera, rimuovere questa causa di interdizione”. 

Le aspettative degli analisti

L'aspettativa dei più è che la Corte a maggioranza repubblicana rovescerà la sentenza del Colorado o per lo meno la sospenderà. Ma esperti giuristi sottolineano come “alcuni suoi membri di fede repubblicana, che appartengono alla scuola 'originalista', cioè legata all'interpretazione letterale della carta costituzionale, si potrebbero trovare davanti ad un dilemma", spiega Ian Bassin, direttore di Protected Democracy. "Così se la Corte dovesse applicare semplicemente la legge, allora la semplice lettura della legge richiederebbe la conferma della decisione del Colorado – aggiunge – ma naturalmente la Corte non esiste nel vuoto, risponde alla politica e la realtà politica è che Trump ha costruito un enorme seguito politico". Parole che suggeriscono la portata del terremoto politico, e della risposta nel Paese, che potrebbe arrivare da una conferma da parte della Corte Suprema della decisione del Colorado, che avrebbe perciò un valore nazionale dell'ineleggibilità dell’ex presidente Usa.