Washington, 10 maggio 2017 - Il ciclone Donald Trump si abbatte anche sull'Fbi. Il presidente degli Stati Uniti ha licenziato James Comey, direttore della Federal Bureau of Investigation. Lo ha annunciato ieri a tarda sera la Casa Bianca. E oggi Trump rincara via Twitter: Comey sarà sostituito da qualcuno che farà "un lavoro di gran lunga migliore", in grado di riportare "lo spirito ed il prestigio" all'Fbi. E aggiunge, in un altro tweet.: "Comey ha perduto la fiducia di quasi tutti a Washington, sia Repubblicani che Democratici. Quando le cose si calmeranno, loro mi ringrazieranno".
La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, nel briefing con i giornalisti ha spiegato che Trump voleva licenziarlo sin dal primo giorno in cui è stato eletto. Sandres ha aggiunto che il presidente però ha voluto dargli una possibilità, tuttavia l'ultima deposizione del direttore dell'Fbi lo scorso 3 maggio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in quell'occasione Comey rivelò di aver indetto una conferenza stampa lo scorso luglio - in cui comunicò le prime conclusioni circa l'inchiesta dell'Fbi sulle mail di Hillary Clinton da segretario di Stato - bypassando i vertici del dipartimento di Giustizia e dicendo loro che non li avrebbe avvertiti su cosa avrebbe detto. "E ciò semplicemente non è consentito", ha aggiunto Sanders.
Dems have been complaining for months & months about Dir. Comey. Now that he has been fired they PRETEND to be aggrieved. Phony hypocrites!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 maggio 2017
COMEY - Comey era stato nominato da Barack Obama, il suo mandato scadeva nel 2023. Al momento non sono chiare le ragioni del clamoroso licenziamento che ha solo un precedente nella storia Usa. Successe anche negli anni '90, quando alla Casa Bianca c'era Bill Clinton e alla guida dell'Fbi William S. Sessions, nominato da Ronald Reagan. Comey sta indagando sul Russiagate, le connessioni tra fonti russe e membri dello staff del tycoon. Nella nota diffusa dalla Casa Bianca, si legge che la ricerca per un sostituto inizierà subito.
LA NOTA - In una nota del portavoce della Casa Bianca Sean Spicer si legge che "il presidente Donald J.Trump ha informato il direttore dell'Fbi James Comey che il suo incarico è concluso e pertanto è rimosso dalla carica. Trump ha agito in base alle chiare raccomandazioni sia del vice ministro della Giustizia Rod Rosenstein che del ministro Jeff Session. L'Fbi e una delle nostre più acclamate e rispettate istituzioni e oggi segniamo un nuovo inizio per il nostro gioiello della corona delle agenzie di sicurezza", ha dichiarato Trump.
LA LETTERA DI TRUMP - "Anche se ho apprezzato il fatto che mi abbia informato in tre diverse occasioni che non sono sotto indagine, sono arrivato alla conclusione che lei non è efficacemente in grado di guidare l'Fbi". Così Trump nella lettera recapitata a Comey, nella quale gli annuncia il licenziamento. "È essenziale trovare una nuova leadership per riportare fiducia" nell'Fbi, aggiunge il presidente Usa. Dal 1972, con la fine dei 48 anni di carica di J. Edgar Hoover, il direttore dell'Fbi è nominato dal presidente americano per un incarico della durata di 10 anni, previa conferma da parte del Senato..
HILLARY - Il capo dell'Fbi a dieci giorni dal voto svelò una nuova indagine sulle email dell'ex segretario di stato. Indagine poi archiviata in tempo da record, al pari della prima. Ai tempi il capo dell'Fbi fu al centro di polemiche feroci da parte dei democratici. Dopo aver rivelato l'esistenza delle mail, spiegò che non erano penalmente rilevanti. Pochi giorni fa la Clinton ha indicato Comey come una delle cause che l'hanno portata a perdere le elezioni Usa.