Donald Trump a Charleston in West Virginia (Ansa)
Washington, 22 agosto 2018 - "Metteremo una tassa del 25% su ogni auto che arriva dall'Europa". Donald Trump a sopresa si pronuncia in merito alla questione dei dazi, anticipando una decisione che era attesa almeno a fine mese. E cioè dopo la pubblicazione dell'indagine dell'amministrazione Usa sulle tariffe automobilistiche, da cui dovrebbero uscire le linee guida per il governo. Ieri il segretario al Commercio Wilbur Ross, in un'intervista al Wall Street Journal, parlava di allungamento dei tempi, dovuto ai negoziati in corso con Ue, Messico e Canada. "Non si sa se l'analisi sarà resa nota entro la fine del mese", dichiarava. Ma il presidente brucia sul tempo anche la sua stessa squadra, e durante una manifestazione in West Virginia cala l'asso.
Secondo quanto riferisce la Cnbc, Trump avrebbe parlato di tassare del 25% i pezzi che vengono introdotti negli Stati Uniti dall'Unione Europea. Il tycoon avrebbe anche detto di aver fatto presente la sua intenzione al presidente della Commissione Ue Jean Claud Juncker durante il loro recente incontro. La disputa commerciale tra Usa e Europa "è tutta sulle auto", ha ammesso. Ma potrebbe trattarsi al solito solo di minacce e di strategia politica, in un momento in cui la sua poltrona alla Casa Bianca traballa.
Il discorso in West Virginia arriva infatti nel giorno della condanna dell'ex capo della sua campagna elettorale, Paul Manafort, per frode fiscale e finanziamenti illeciti, e delle ammissioni di colpevolezza di Michael Cohen. L'ex legale ha confermato in tribunale di aver pagato il silenzio di due donne - che raccontano di aver avuto un affaire con il miliardario - per conto di un "candidato a un incarico federale". Non un gran giorno per il Presidente.
