Martedì 12 Novembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Trump (con Musk) chiama Zelenksy . Dal piano esce un’Ucraina mutilata

La proposta del neo presidente Usa per la pace: agli invasori le terre occupate durante la guerra. La giudice Chutkan ha sospeso le procedure penali pendenti per l’assalto del 2021 a Capitol Hill.

Trump (con Musk) chiama Zelenksy . Dal piano esce un’Ucraina mutilata

Il neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (78 anni), con Elon Musk (53), patron di Tesla, X e SpaceX

Elon Musk c’è. Il patron di Tesla, X (già Twitter) e Space X/Starlink, mentre si gode un altro balzo del titolo di Tesla che è tornato ai livelli del 2022, è una stella sempre più luminosa nella galassia trumpiana. Tanto che era presente al colloquio telefonico tra il tycoon e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il quale si sarebbe prodigato per rassicurare quest’ultimo che i satelliti Starlink sarebbero stati sempre a disposizione dell’Ucraina. Un modo come un altro per dire che l’America non abbandonerà Kiev. Almeno, non del tutto. Musk, che ha partecipato anche alla telefonata fra Trump e il presidente turco Erdoğan, ha poi postato su X un commentato rivelatore della linea di Trump: "Le uccisioni insensate finiranno presto. Il tempo per gli speculatori guerrafondai è scaduto". Via libera al più forte. All’invasore.

UCRAINA SVENDUTA

Donald Trump ha intenzione di presentare presto – ragionevolmente a inizi febbraio – il suo piano. La bozza resterà segreta sino ad allora, ma da quello che filtra di fatto si arriverebbe a un cessate il fuoco sulle linee attuali per poi avviare una trattativa che di fatto dovrebbe riconoscere agli invasori russi il territorio conquistato tranne limitate concessioni – Vovchansk, forse una parte della regione di Zaporizhzhia, forse un parte del Donentsk – in cambio della restituzione del territorio che gli ucraini hanno preso nella regione russa del Kursk. Una fascia di una decina di chilometri per lato dalla linea del fuoco verrebbe demilitarizzata e presidiata da truppe di pace. Il piano prevede anche che l’Ucraina non entrerà nella Nato per 20 anni e dovrà limitare le armi offensive. Sarebbe una vera Caporetto per Kiev e Mosca tenterà di alzare ancora la posta. Ma se ne può discutere perchè il Cremlino spera in cambio di avere lo stop alle sanzioni e la riabilitazione di Putin. Non a caso ieri il portavoce del Cremlino, Dimtri Peskov, ha detto che "una telefonata tra Putin è Trump è teoricamente possibile". Diciamo probabile.

ELON E TRUMP DIVISI SUL CLIMA (PER ORA)

Trump ed Elon Musk hanno un solo punto di disaccordo, la questione climatica. Elon è decisamente a favore di un accordo globale sul clima, alle energie alternative (nucleare incluso) e, ovviamente, alla mobilità elettrica, il suo business. Trump è un negazionista climatico convinto, ma ha già fatto passi in avanti sull’auto elettrica; e Musk potrebbe influenzare Trump sulle energie rinnovabili non tanto per i loro benefici ambientali (che a Trump importano zero) ma come strumento per contrastare industrialmente la Cina. Riuscirà a convincere Trump a non lasciare l’accordo di Parigi, con la scusa che questo permetterà all’America "di fare molti affari"? È quello che alla vigilia della Cop 29 che si apre lunedi a Baku, tutti si chiedono in America e nel mondo.

SVENTATO COMPLOTTO IRANIANO

Il dipartimento di Giustizia ha annunciato incriminazioni federali per tre persone coinvolte in un uno sventato complotto iraniano per assassinare Donald Trump, Gli iraniani avrebbero chiesto a uno degli incriminati, l’iraniano-americano Fareh Shakeri, agente dei Guardiani della Rivoluzione islamica, di organizzare il piano per vendicare la morte di Qassem Soleimani, il capo della Quds Force. Shakeri è in libertà in Iran. Gli altri due individui accusati, Carlisle Rivera e Jonathon Loadholt, cittadini americani, sono stati arrestati a New York. Restando al Medio oriente, Trump ha ricevuto una telefonata da Abu Mazen, e i due hanno confermato il loro impegno a porre fine prima possibile alla guerra a Gaza.

"SOSPESO" CAPITOL HILL

Nel frattempo è di ieri sera la notizia che Tanya Chutkan, la giudice che supervisiona il caso contro Donald Trump per l’assalto al Capitol, ha accolto la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di sospendere le procedure in corso e ha annullato tutte le scadenze pendenti nella fase pre-processuale. Un passo legato alla consolidata prassi del Dipartimento di Giustizia secondo cui un presidente in carica non può essere perseguito.