New York, 21 ottobre 2020 - Donald Trump ha un conto corrente in una banca cinese (oltre ad altri conti in Gran Bretagna e Irlanda). Lo rivela il New York Times, sottolineando che il conto cinese è controllato dalla Trump International Hotels Management Llc. La rivelazione arriva mentre il presidente Usa cerca di dipingere Joe Biden come "debole" nei confronti di Pechino.
Dai documenti tributari ottenuti dal NYT emerge che il presidente Usa ha pagato tasse in Cina per 188.561 dollari tra il 2013 e il 2015. Nelle scorse settimane il quotidiano americano ha rivelato, analizzando i documenti, che il presidente ha pagato 750 dollari di tasse federali nel 2016 e 2017.
Trump è stato sempre molto duro verso le aziende americane che fanno affari in Cina e ha lanciato una guerra commerciale contro Pechino. Durante la campagna elettorale, il tycoon ha più volte accusato lo sfidante democratico Joe Biden di essere tenero verso la Cina, mentre i repubblicani del Senato hanno redatto un rapporto in cui sostengono, tra le altre cose, che il figlio di Biden, Hunter, "ha aperto un conto in banca" con un uomo d'affari cinese.
Contattato dal Nyt, il leader della Trump Organization, Alan Garten, ha ammesso che l'azienda "ha aperto un conto in una banca cinese con uffici negli Stati Uniti per pagare le tasse locali" associate alle iniziative imprenditoriali avviate nel Paese. "Non si è mai concretizzato alcun accordo, transazione o altra attività commerciale", ha aggiunto Garten, precisando che "sebbene il conto bancario rimanga aperto, non è mai stato utilizzato per altri scopi".