Washington, 17 settembre 2024 – “Dio vuole che io sia il presidente degli Stati Uniti”. Lo ha detto Donald Trump, parlando in diretta su X all'indomani del nuovo attentato contro di lui. L'ex presidente ha poi definito i due attentatori, quello in Pennsylvania due mesi fa e quello della Florida, “estremisti di sinistra”: un'affermazione che per il momento non ha avuto riscontri ufficiali.
Sempre sui social, il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha continuato ad attaccare Joe Biden e Kamala Harris, accusandoli di aver provocato gli attentati: “È colpa della retorica dei miei avversari”.
Donald Trump ha poi ricostruito i momenti dell'attentato. Il tycoon ha detto di aver sentito diversi spari in lontananza e poi di essere stato afferrato e portato via dagli agenti del Secret Service. “Hanno fatto un lavoro fantastico”, ha spiegato, ringraziando la polizia di Miami per aver arrestato l'attentatore e provando anche a ironizzare su ciò che è accaduto: “Stavo giocando a golf, avrei voluto tirare il colpo finale per finire la buca ma gli agenti della sicurezza mi hanno portato via”.
L’uomo che ha sparato a Trump, il 58enne Ryan Wesley Routh, è stato catturato domenica pomeriggio a West Palm Beach dopo essersi avvicinato al campo da golf dove l'ex presidente stava giocando armato di un fucile AK-47 con mirino telescopico. Scoperto dai servizi segreti, che gli hanno sparato, l'uomo è riuscito a fuggire a bordo di un veicolo anche se è stato bloccato poco dopo in una strada vicina.
Infine Trump ha spiegato di aver apprezzato la chiamata che ha ricevuto dal presidente Joe Biden: “È stato molto gentile, mi ha chiamato per assicurarsi che stessi bene. Mi ha chiesto se avessi qualche suggerimento per la sicurezza e se avessi bisogno di più agenti. Non avrebbe potuto essere più gentile”.