Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Trump e l'arresto (possibile) per i soldi alla pornostar. Media: quando può scattare

Intanto il tribunale è blindato. Mentre il testimone Costello accusa Cohen: pagò di tasca sua. La furia di Melania su Stormy Daniels

New York, 21 marzo 2023 - Donald Trump oggi è ancora in silenzio nel giorno che - aveva scritto - doveva vedere il suo arresto per i 130mila dollari pagati alla pornostar Stormy Daniels per il suo silenzio sulla loro presunta relazione. Secondo Politico, l’incriminazione di Trump potrebbe arrivare nelle prossime ore. Ma per Fox News, invece - che cita una fonte delle forze dell'ordine -, si andrebbe alla prossima settimana. In un video notturno sul social Truth, The Donald attacca le 4 indagini penali in corso contro di lui.

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Trump e il possibile arresto: cosa può accadere

Mercoledì il gran giurì sentirà un altro testimone. Stando ad altri media, l’arresto potrebbe avvenire prima. Secondo il Wall Street Journal, l’eventuale incriminazione resterà secretata finchè il tycoon non sarà formalmente arrestato e accusato, a meno che non lo renda noto lui o il suo collegio difensivo. Nel frattempo fervono i preparativi per rafforzare la sicurezza, non solo a Manhattan, dove sono state installate telecamere e transenne intorno al tribunale, ma anche in altre grandi città americane, dalla capitale a Los Angeles: il timore è quello di proteste dei fan di Trump, dopo il suo appello a protestare e a riprendersi il Paese. Secondo la Cnn il tycoon rischia l'incriminazione anche per estorsione e cospirazione

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Il testimone Costello

L’avvocato Robert Costello, citato dalla difesa dell'ex presidente Usa, ha accusato il collega Michael Cohen, all’epoca avvocato tuttofare del tycoon, di aver deciso da solo di pagare l'attrice a luci rosse per vedere se poteva risolvere la vicenda. Lo ha riferito lui stesso ai cronisti dopo la sua deposizione al gran giurì, a Manhattan. Cohen ha invece sostenuto di aver pagato la pornostar su ordine del tycoon, per comprarne il silenzio su rivelazioni che potevano compromettere la campagna presidenziale di Trump del 2016, e di essere poi stato rimborsato con fondi elettorali sotto la falsa dicitura ‘spese legali'.

La battaglia di Stormy Daniel sui social

"La furia di Melania su Stormy Daniels"

I giornali inglesi in queste ore stanno rilanciando le indiscrezioni su quando la bomba Stormy atterrò alla Casa Bianca, nel 2018. Le rivelazioni resero furiosa la first lady Melania Trump, che passò diverse notti in un elegante albergo di Washington.

Il video notturno su Truth

In un video postato a tarda notte su Truth, Trump attacca le 4 indagini penali aperte su di lui e si scaglia contro quella che definisce "la caccia alle streghe più disgustosa del Paese". "Non stanno venendo dietro a me, stanno venendo dietro a te - rilancia -. Sto solo ostacolando il loro cammino. E sarò sempre sulla loro strada".

Le parole del sindaco di New York

Il sindaco di New York, Eric Adams, si dice “fiducioso” nel fatto che la città sia pronta ad ogni protesta collegata all’eventuale incriminazione di Donald  Trump. “Stiamo monitorando i commenti sui social media, la Nypd sta svolgendo il suo normale ruolo nel garantire che non vi siano azioni inappropriate in città”, ha detto il sindaco democratico, che è un ex poliziotto. “Siamo fiduciosi che riusciremo a farlo”, ha detto ancora Adams, aggiungendo di avere letto “molte notizie” riguardo alla possibile incriminazione ma di non averne mai parlato direttamente con il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, titolare dell’inchiesta su Stormy Daniels, in cui l’ex presidente è indagato per aver falsificato i suoi registri contabili, facendo apparire come parcelle legali i 130mila dollari versati dal suo allora avvocato Michael Cohen per pagare il silenzio della porno star.