Roma, 26 agosto 2023 - Dopo l’arresto e il rilascio su cauzione in Georgia, con la foto segnaletica esibita come arma elettorale – “un bell’uomo, ironazza il presidente Biden -, Donald Trump passa al contrattacco. E accusa “il corrotto Biden” di aver orchestrato le sue quattro incriminazioni per eliminarlo dalla corsa alla Casa Bianca.
“Con il tempo le persone dimenticano! Tutte queste accuse e cause contro di me sono state avviate dal ‘corrotto Joe Biden’ e dai fascisti della sinistra radicale”, ha tuonato il tycoon in un post sul suo social media Truth. “È la loro arma preferita per le prossime elezioni presidenziali del 2024. Ritengono, infatti, che la leadership repubblicana non sia abbastanza forte da fermarli o fare qualcosa per contrastare le loro frodi. Ma li fermerò, perché non abbiamo scelta: se non vinciamo, non avremo più un Paese”, tuona.
Nel frattempo la sua campagna sta cercando di capitalizzare sull’ormai iconica foto segnaletica e i suoi avvocati cercando strade per ritardare il processo sul tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni del 2020. La procuratrice della contea di Fulton, Fanni Wallis, ha proposto la data del 23 ottobre e anche due dei 18 coimputati di Trump, l’ex avvocato della campagna Sidney Powell e l’avvocato Kenneth Chesebro, premono per un procedimento rapido. Per uscire dall’impasse è probabile che la difesa del tycoon cercherà di chiedere un processo separato, mentre l’ex capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, ha presentato una mozione per spostare il suo presso una corte federale.
La base dei suoi sostenitori rimane compatta. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos di venerdì, all’indomani della quarta incriminazione, l’ex presidente è avanti al secondo candidato repubblicano Ron DeSantis di quasi 40 punti, con il 52% delle preferenze contro il 13% della Florida. Persino in aumento rispetto al 47% dell’inizio di agosto.