Washington, 6 gennaio 2025 – Il divieto alle trivellazioni offshore in un'immensa area di acque costiere negli Stati Uniti è l'ultima di una serie di azioni di politica climatica intraprese all'ultimo minuto dall'amministrazione Biden, poche settimane prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Dichiarate aree protette per oltre 253 milioni di ettari di coste, la quasi totalità di quelle degli Stati Uniti: la tutela riguarda l'intera costa atlantica degli Stati Uniti, quella orientale del Golfo del Messico, quella pacifica negli stati di California, Oregon e Washington, e su quella del Mare di Bering in Alaska. La decisione ha scatenato l’ira del presidente in pectore Donald Trump, che durante la sua campagna elettorale ha promesso di "scatenare" la produzione nazionale di combustibili fossili nel tentativo di ridurre i costi del gas, nonostante il Paese abbia già registrato tassi di estrazione record.
L’annuncio di Biden
"Poiché la crisi climatica continua a minacciare le comunità di tutto il Paese e stiamo passando a un'economia basata sull'energia pulita, è giunto il momento di proteggere queste coste per i nostri figli e nipoti", ha dichiarato Biden in un comunicato. "Nel bilanciare i molti usi e benefici degli oceani americani, mi è chiaro che il potenziale relativamente minimo di combustibili fossili nelle aree che sto proteggendo non giustifica i rischi ambientali, di salute pubblica ed economici che deriverebbero da nuove concessioni e trivellazioni", ha aggiunto il presidente.
Decisione difficile da annullare
Il divieto non ha una data di scadenza e potrebbe essere legalmente e politicamente difficile per Trump annullarlo. Biden agisce in base all'Outer Continental Shelf Lands Act del 1953, che conferisce al governo federale l'autorità sullo sfruttamento delle risorse offshore. La legge, tuttavia, non prevede espressamente che i presidenti possano revocare unilateralmente un divieto di trivellazione senza passare dal Congresso.
Le parole di Trump
"Questa è una decisione vergognosa progettata per esigere una vendetta politica sul popolo americano che ha dato al presidente Trump il mandato di aumentare le trivellazioni e abbassare i prezzi del gas. State tranquilli, Joe Biden fallirà e noi trivelleremo, baby, trivelleremo": così la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha commentato la decisione.
Le altre reazioni al provvedimento
Mike Sommers, presidente dell'American Petroleum Institute, è del parere che tale decisione di Biden danneggerebbe la sicurezza energetica americana e dovrebbe essere annullata dal Congresso. Secondo altri esperti, sarà compito della Corte Suprema prendere questa decisione. "Esortiamo i politici - è stato il suo appello - a utilizzare ogni strumento a loro disposizione per invertire questa decisione politicamente motivata e ripristinare un approccio energetico pro-americano al leasing federale". Fortemente critico anche Ron Neal, presidente del Comitato Offshore dell'Independent Petroleum Association of America: "La decisione del Presidente Biden è significativa e catastrofica - ha dichiarato - e rappresenta un grave attacco all'industria del petrolio e del gas naturale".