Giovedì 20 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Tregua in Libano,. Israele non si ritira da cinque roccaforti

Sulla collina di Hamames, nel sud del Libano a ridosso del confine, da giorni i soldati israeliani si fortificano:...

Sulla collina di Hamames, nel sud del Libano a ridosso del confine, da giorni i soldati israeliani si fortificano:...

Sulla collina di Hamames, nel sud del Libano a ridosso del confine, da giorni i soldati israeliani si fortificano:...

Sulla collina di Hamames, nel sud del Libano a ridosso del confine, da giorni i soldati israeliani si fortificano: è una delle cinque località strategiche che Tel Aviv non lascerà allo scadere del termine per il ritiro dal Paese, previsto oggi nella fragile tregua siglata a novembre. A Beirut il presidente Joseph Aoun assicura che la risposta sarà diplomatica, perché il Libano "non si può permettere un nuovo conflitto", ma si attende ancora la risposta di Hezbollah. A 500 giorni dal massacro del 7 ottobre intanto, le famiglie degli ostaggi israeliani sono tornate a manifestare da Gerusalemme a Tel Aviv, "portiamoli fuori dall’inferno" era lo slogan, mentre si preparano a ricevere giovedì i corpi di quattro rapiti, nell’ambito della prima fase dell’accordo per la tregua che prevede il rilascio di 33 ostaggi, vivi o morti. Israele avrebbe poi chiesto ad Hamas il rilascio di sei rapiti vivi sabato prossimo, invece dei tre previsti dall’intesa. Sul futuro di Gaza il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito che "né Hamas né l’Autorità nazionale palestinese saranno presenti" nella Striscia.