Sabato 18 Gennaio 2025
Viviana Ponchia
Esteri

Trauma post sequestro, quella felicità illusoria degli ex ostaggi: “Dentro hanno il buio”

La psicoterapeuta Noemi Grappone: Non dormono per gli incubi. Terrore, isolamento e deprivazione sensoriale portano a una totale sfiducia negli altri e al senso di colpa

Roma, 19 gennaio 2025 – Al momento della liberazione sorridono, sembrano felici. Dopo qualche giorno diventa evidente che qualcosa si è rotto. Gli ex ostaggi sono disorientati nel tempo e nello spazio, emotivamente svuotati. “La prigionia ha in sé tutti gli elementi che rendono il sequestro un’esperienza al limite della sopravvivenza” spiega Noemi Grappone, psicoterapeuta esperta in traumi da guerra e violenza. Terrore, isolamento e deprivazione sensoriale portano a una totale sfiducia negli altri e al senso di colpa, come succede nelle vittime di abuso sessuale. Qualcuno cade nella sindrome di Stoccolma, anziché provare odio per i rapitori, il sequestrato nutre per loro affetto.

Le foto degli  ostaggi israeliani
Le foto degli ostaggi israeliani

Il copione è sempre lo stesso, come conferma al Guardian Renana Eitan, psicologa del centro medico Ichilov di Tel Aviv. Racconta dei piccoli drogati con ketamina e benzodiazepine che soffrono di crisi di astinenza. Di due donne tenute in una gabbia di un metro per 1,5 metri e di un’altra rimasta sottoterra nella più completa oscurità, diventata psicotica: come gli altri non vuole chiudere gli occhi, perché se lo fa arrivano gli incubi. Uno studio dello Schneider Children’s Medical Center di Israele, pubblicato su Acta Paediatrica, ha constatato la perdita di peso per la dieta di soli riso e pane bianco. Poi ci sono le derive della scarsa igiene. Alle infezioni intestinali, dalla salmonella all’escherichia coli, si aggiungono i pidocchi e le malattie della pelle per le punture di insetti.

Ma a preoccupare di più chi si prepara ad accogliere gli ostaggi è la testa: rivedono in loop omicidi e sofferenze dei loro cari, hanno il buio dentro. Qualcuno non sa cosa farsene della libertà.