Terranova (Canada), 20 giugno 2023 – La soluzione per rintracciare il sottomarino Titan disperso nell’area circostante il relitto del Titanic potrebbe essere molto più vicina di quanto si pensi. Eppure gli Stati Uniti non sembrano essere intenzionati a dare l'autorizzazione per metterla in pratica.
Relitto Titanic, Sommergibile Titan: Rilevati Rumori Sottomarini.
Secondo quanto racconta The Daily Telegraph, il governo statunitense starebbe impedendo a un veicolo a pilotaggio remoto di partecipare alla missione di salvataggio del sommergibile.
Il veicolo, che appartiene all'azienda Magellan Limited, un team di specialisti di acque profonde, avrebbe in teoria tutte le potenzialità per localizzare e sollevare il Titan dalle profondità dell’Oceano Atlantico.
E anche il gruppo di esperti è pronto a offrire il proprio contributo nella ricerca; dalle 19 di lunedì si trova in un aeroporto delle isole del Canale, in attesa di ricevere l’autorizzazione al decollo per raggiungere le coste di Terranova. Ma, sebbene abbia già ricevuto il via libera dal ministero della Difesa a lasciare lo spazio aereo del Regno Unito, il governo americano pare non essere propenso ad accettare la richiesta di unirsi ai soccorritori al largo dell’isola canadese.
Secondo Bretton Hunchak, ex presidente della compagnia Rms Titanic, Inc., che in varie occasioni ha collaborato con la Magellan Limited, per effettuare le ricerche i funzionari degli Stati Uniti starebbero preferendo un’altra imbarcazione con base a New York. Quest’ultima, tuttavia, è in grado di arrivare ‘soltanto’ a 3 mila metri di profondità, a differenza del veicolo ‘negato’ che raggiunge i 5 mila metri.
Il veicolo
Stando alle dichiarazioni di Hunchak, il veicolo a comando remoto della Magellan Limited dispone di un argano in grado di trascinare i sommergibili fuori dalle acque atlantiche, oltre ad avere la capacità di rilevare i segnali e inviarli in superficie.
L’azienda di Guernsey, l’isola più a ovest delle isole del Canale, la scorsa estate aveva realizzato la prima scansione digitale a grandezza naturale dell’Rms Titanic. Un progetto letteralmente mastodontico, nonché il più grande di questo genere. Per farlo, si era avvalsa di due sottomarini che hanno messo insieme 700 mila immagini del relitto.
Gli appelli
Una situazione che Hunchak ha definito “dolorosa”, per la quale “esseri umani insostituibili” potrebbero perdere la vita.
“Abbiamo cittadini britannici, francesi e statunitensi a bordo e ogni minuto è importante. Non è una decisione razionale, il veicolo con l’argano è l'unica risorsa che abbiamo e i membri del team sono esperti in questo settore – ha dichiarato al Telegraph, lanciando il suo personale appello –. Perché non gestire entrambe le navi? Più aiuto possiamo avere meglio è, e negarcelo significa rinunciare a tutte le possibilità di salvare vite umane”.
A fargli da eco anche David Concannon, consigliere della OceanGate Expedition. “Gli esperti sono seduti sulla pista, pronti a partire. Abbiamo una nave al largo di Terranova pronta a portarli sul posto – ha dichiarato a NewsNation –. E ci sono persone la cui vita è in gioco. Bisogna muoversi”.
I soccorritori hanno avvertito che potrebbero essere necessari fino a due giorni per raggiungere il fondo dell'oceano, qualora l'imbarcazione fosse affondata. Una decisione, dunque, quella delle Alte cariche statunitensi, da ponderare quanto prima.