Lunedì 20 Gennaio 2025
MARTA OTTAVIANI
Esteri

TikToK verso la chiusura . Il tycoon studia la proroga: "Concessi altri 90 giorni"

Scade oggi l’ultimatum della Corte suprema Usa per la vendita del social. La Cina aveva chiesto altro tempo a Biden, ma Joe ha scaricato sul successore. .

Il comico americano Zach Sage ha organizzato a New York un finto funerale di TikTok dopo la minaccia della chiusura negli Usa

Il comico americano Zach Sage ha organizzato a New York un finto funerale di TikTok dopo la minaccia della chiusura negli Usa

Chi grida al complotto, chi pensa che sia tutto finito, chi crede che, alla fine, cambierà solo il proprietario. Quel che è certo, è che ‘l’affair TikTok’ rappresenta la prima grana della presidenza Trump. Il tutto a 24 ore dall’insediamento, con una cerimonia blindata e all’interno, ufficialmente per motivi climatici, ufficiosamente per evitare qualsiasi problema di sicurezza.

L’amministrazione Biden è stata chiara: a meno di 24 ore dal cambio di presidente, decisioni su una materia così delicata non ne prende. Correttezza istituzionale, da una parte, patata bollente lasciata all’avversario, dall’altra. Due giorni fa la Suprema corte americana, massima autorità giuridica del Paese, ha decretato che TikTok aveva 48 ore per cambiare proprietario, pena la chiusura. L’app ieri si è appellata a Biden, perché intervenga, altrimenti "ci oscureremo da domenica (oggi, ndr)". Una decisione epocale, quella della Suprema Corte, che chiama in causa l’articolo della Costituzione americana, che sancisce l’inviolabilità della libertà di pensiero. Non avevano fatto i conti con i social e la guerra non lineare a trazione russo-cinese. E adesso la palla è tutta in campo repubblicano, non senza insidie.

Se TikTok dovesse venire chiuso, per Washington sarebbe una situazione sconveniente sotto più punti di vista. Il primo è il danno di immagine all’America, concepita nell’immaginario collettivo come la patria delle libertà, ma che si è resa conto che non sempre libertà coincide con libertà e quindi va in qualche modo regolata. Trump potrebbe prendere qualche settimana di tempo – o decidere già domani, giorno dell’insediamento – per dirimere la questione nel modo più innocuo possibile. Sulla carta, il tycoon potrebbe dare alla piattaforma di Pechino 90 giorni di tempo per mettersi in regola, che equivale a dire cambiare il proprietario.

L’acquirente, secondo rumors insistenti, ci sarebbe ed è Elon Musk. Il padrone di Starlink, di Testa, di X e multimiliardario, potrebbe acquisire il ramo americano del social cinese. Peccato che la sua piattaforma sia finita più volte nell’occhio del ciclone quanto a fenomeni di disinformazione e manipolazione dell’opinione pubblica. I 170 milioni di utenti USA, a quel punto, passerebbero da contenuti non moderati da Pechino, a contenuti non moderati dal movimento MAGA (Make America Great Again). Proprio ieri sera Perplexity AI ha presentato a Bytedance un’offerta di fusione con TikTok Us. A riportarlo è la Cnbc: il piano prevede che gli esistenti investitori di Bytedance possano mantenere una quota nella società che nascerebbe dall’unione.

La chiusura di TikTok è stata chiesta dal massimo organo giudiziario, la cui maggior parte è stata nominata proprio da Trump. The Donald deve fare i conti con le migliaia di americani che sono diventati influencer e che con la piattaforma si sono arricchiti e hanno fatto arricchire brand pubblicizzandoli. In ultimo, ci sono i non trascurabili rapporti con la Cina. I prossimi quattro anni si preannunciano ad alta tensione con Pechino. Inaugurarli con il siluramento da parte degli Usa del maggior strumento di ingerenza del Dragone, fa capire che la partita a scacchi sarà lunga.