Roma, 23 agosto 2020 - Sono ancora scintille per TikTok. ByteDance, l'azienda cinese proprietaria della popolare piattaforma video, ha annunciato che intenterà una causa contro il governo degli Stati Uniti per proteggere i suoi diritti e interessi. "Nell'ultimo anno - si legge in una nota diffusa da ByteDance -, abbiamo cercato sinceramente di comunicare con il governo degli Stati Uniti e abbiamo fornito soluzioni per quanto riguarda le sue preoccupazioni. Ma l'amministrazione statunitense ha ignorato i fatti, ha disobbedito alle necessarie procedure legali e ha cercato di inserirsi nelle trattative tra imprese private". Quindi, "per garantire che lo stato di diritto non venga abbandonato - conclude l'azienda cinese - e che la nostra azienda e i nostri utenti siano trattati in modo equo, annunciamo che intenteremo ufficialmente una causa per salvaguardare i nostri interessi".
Il presidente americano Donald Trump sta accusando da mesi la piattaforma di video sharing di proprietà del gruppo cinese ByteDance di sottrarre dati agli utenti americani, a vantaggio della Cina. Il 6 agosto, ha vietato l'applicazione da qualsiasi transazione con partner americani entro 45 giorni. "Anche se non siamo affatto d'accordo con le accuse dell'amministrazione statunitense, da quasi un anno cerchiamo di impegnarci in discussioni in buona fede per trovare una soluzione", ha detto sabato il gruppo. "Ma invece ci siamo scontrati con una mancanza di rispetto delle procedure legali in quanto l'amministrazione non presta attenzione ai fatti e cerca di interferire nelle trattative tra società private", aggiunge TikTok, senza precisare da quale giurisdizione intende avviare il procedimento. Trump ha concesso tempo fino a novembre al gruppo per cedere le proprie attività americane, pena il blocco negli Usa. A farsi avanti sarebbero già state Microsoft e Oracle. Secondo quanto riferisce la Bbc, l'azione legale dovrebbe essere avviata questa settimana.