Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Thailandia, 4 bambini fuori dalla grotta. Soccorsi sospesi, ma torna la pioggia

Il primo recupero avvenuto con un paio d'ore di anticipo. Per le prime 24 ore non vedranno neanche i genitori VIDEO I primi bambini caricati sull'elicottero

Un'ambulanza che trasporta uno dei bambini thailandesi tratti in salvo (Ansa)

Un'ambulanza che trasporta uno dei bambini thailandesi tratti in salvo (Ansa)

Roma, 8 luglio 2018 - Dopo giorni di angosciante attesa, sono iniziate in Thailandia le operazioni di recupero dei 12 ragazzi e del loro allenatore di calcio intrappolati da due settimane nella grotta di Tham Luang: quattro bambini sono già usciti, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali. Stanno bene e sono "in perfetta salute", hanno spiegato le autorità locali. Sarebbero usciti camminando autonomamente per andare nell'ospedale da campo. Solo uno di loro, ha riferito il sito Kaosod, è sotto stretta osservazione perché molto provato. Tutti sono stati portati all'ospedale Prachanukroh di Chiang Rai. Il governatore Narongsak Osatanakorn, responsabile delle operazioni di soccorso, ha spiegato che gli altri otto ragazzi e l'allenatore saranno riportati all'esterno tra 10-20 ore per motivi logistici e una necessaria preparazione dell'equipaggiamento.

VIDEO I primi bambini caricati sull'elicottero

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FUORI DALL'INCUBO - Il recupero, hanno spiegato le autorità thailandesi, è iniziato alle 10 del mattino, ore locale (le 5.00 in Italia). Il primo ragazzino a uscire, alle 17.40 (quindi con largo anticipo rispetto alle previste 21 di sera), è stato il quattordicenne Prajak Sutham (il portiere della squadra di calcio). Subito dopo è stata la volta di Nattawut Takamsai, 11 anni, che gioca nel ruolo di attaccante. A uscire per primi sono stati quelli più deboli: prima di iniziare le operazioni di evacuazione un medico ha visitato tutti, ragazzi e allenatore, e stabilito una lista di uscita. Quelli rimasti sono "i più forti". Gli altri due ragazzini usciti sono il quindicenne Pipat Bodhi (che in realtà non gioca con la squadra ma si era unito al gruppo per trascorrere del tempo con l'amico Ekkarat Wongsookchan nell'allenamento del 23 giugno) e Peerapat Sompiangjai, 16 anni (ala destra). Una volta fuori i bambini saranno tenuti in isolamento anche tra di loro e senza vedere le famiglie per le prime 24 ore, come precauzione per evitare infezioni. Un intero piano dell'ospedale Prachanukroh di Chiang Rai è stato riservato per il gruppo. L'area è stata interdetta ai media.

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LOTTA CONTRO IL TEMPO - Questa mattina le autorità thailandesi avevano spiegato che il salvataggio di tutto il gruppo potrebbe durare "un paio di giorni". E anche se le operazioni stanno procedendo più velocemente del previsto, resta l'incognita maltempo. I livelli di acqua che inondano parzialmente la grotta sono diminuiti in modo significativo, in modo che i bambini possano camminare per gran parte del viaggio. Attualmente è in corso un acquazzone: ieri sera le precipitazioni erano tornate a cadere, ma sostanzialmente oggi hanno risparmiato l'area dei soccorsi. "Le piogge sono una delle principali preoccupazioni, l'acqua potrebbe tornare a inondare i tunnel", ha spiegato il portavoce Osatanakorn. L'operazione è complicata anche per gli stessi soccorritori: nei giorni scorsi uno di loro è morto nel tentativo di portare al gruppo bombole di ossigeno.

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IL PERCORSO E IL SALVATAGGIO - Al soccorso, come comunicato dal portavoce ufficiale delle operazioni, Narongsak Ossottanakorn, partecipano 18 sub, di cui 13 stranieri e 5 thailandesi. Anche gli Usa stanno dando una mano. "Gli Stati Uniti stanno lavorando a stretto contatto con i governo della Thailandia per tirare fuori dalla grotta tutti i bambini e metterli al sicuro", ha twittato il presidente Donald Trump. In totale i subacquei che hanno preso parte alle operazioni sono stati 90 (50 stranieri e 40 locali). I sub devono percorrere 1,7 chilometri, per un totale tra andata e ritorno che richiede 11 ore. Secondo alcune ricostruzioni i ragazzi sono stati divisi in gruppetti e ogni bambino è accompagnato da due soccorritori. Il coah dovrebbe essere l'ultimo a uscire. Provato anche mentalmente, con il senso di colpa per aver portato il gruppo nella grotta, ieri ha inviato una lettera di scuse ai genitori dei bambini. Anche i piccoli hanno scritto alle famiglie, dicendo di stare bene e di sentire la mancanza dei propri cari. 

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LE FAMIGLIE - Primi sospiro di sollievo tra le famiglie, in apprensione da quel fatidico 23 giuorno, giorno in cui i piccoli e il loro allenatore sono rimasti bloccati nella grotta. "Siamo felici e sollevati", rivela alla Cnn la famiglia del 14enne Nuttawut Takumsonh tra i primi a essere salvato. I genitori hanno raccontato di voler organizzare subito una festa di compleanno al suo ritorno. La nonna del ragazzo ha confessato di aver pregato ogni giorno presso il tempietto nel loro giardino di casa perchè il nipote tornasse sano e salvo. Nonostante il sollievo, la preoccupazione resta fino al momento in cui potranno riabbracciare il piccolo.