Martedì 4 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Terremoto Santorini, ora trema anche la Turchia: timori per l’ipotesi tsunami

Il sisma di magnitudo 5.4 avvertito anche nelle province di Smirne, Aydin e Usak. La protezione civile di Ankara ha diramato l’allerta. Negli ultimi giorni aumentate le scosse superiori a 4 gradi

Roma, 4 febbraio 2025 – Non solo Santorini e la vicina Amorgos, trema anche la Turchia per lo sciame sismico nel mar Egeo. L’allarme cresce dopo la sequenza di scosse che da sabato non concede tregua all’isola greca, tanto che in 9mila sui circa 15.500 residenti hanno già abbandonato le loro case. In base a quanto reso noto dall'osservatorio di geofisica turco di Kandilli sono circa 800 le scosse registrate dallo scorso 27 gennaio a oggi, la più forte delle quali, di magnitudo 5.2, a 7 km di profondità ha fatto tremare non solo le isole dell'Egeo ma anche le provincie turche di Smirne, Aydin ed Usak.

Residenti e turisti lasciano Santorini dopo le nuove scosse di terremoto
Residenti e turisti lasciano Santorini dopo le nuove scosse di terremoto

Una serie di movimenti tellurici che negli ultimi giorni sembra aver acquisito intensità, quasi 300 scosse sono state registrate solo nelle ultime 48 ore. Inoltre, rispetto ai primi giorni dello sciame sismico, sono aumentate le scosse di magnitudo superiore al grado 4 che fino a ora sono state ben 57, mentre sono due le scosse registrate di grado superiore a 5. In base a quanto reso noto dall'osservatorio sismologico di Istanbul l'area da cui i movimenti tettonici sono stati generati è stata identificata a 25 km dall'isola di Santorini, a una profondità compresa tra i 5 e i 25 km.

A destare preoccupazione, a Santorini, è il vulcano su cui sorge l'isola. Una equipe internazionale di scienziati ha iniziato nei mesi scorsi a installare una serie di sensori all'interno della caldera di Santorini e in prossimità della faglia sottomarina di Anydros. Una missione che ha subito un’accelerazione nell'ultima settimana. Gli scienziati vogliono capire i processi geologici in corso all'interno del vulcano che costituisce il centro dell'isola e hanno installato nuovi sensori in questi giorni. Il prossimo passo prevede il posizionamento di sismografi sottomarini dotati di sensori per misurare attività microsismiche, movimenti della terra e parametri chimici.

La protezione civile turca AFAD ha invece diramato una allerta che riguarda 3 diverse province del Paese, compresa la popolosa area di Smirne, già colpita da un sisma di grado 6.7 nel 2020. Ad avere paura è però tutta la Turchia. Appena due anni fa, il 6 febbraio 2023, il Paese si svegliò con la notizia di un devastante terremoto che nella notte aveva devastato 11 province del sud, causando più di 55mila morti.

E se è vero che l’epicentro delle scosse più forti è stato localizzato al largo, nelle isole greche, turche e sulla costa egea della Turchia cresce la paura di eventuali tsunami che, secondo gli esperti di Ankara, potrebbero causare onde alte fino a 7 metri.