Kathmandu, 4 novembre 2023 – Mancano tredici minuti alla mezzanotte in Nepal, quando la terra inizia a tremare. Il terremoto di 5.6 di magnitudo si lascia alle spalle un bilancio di morte e distruzione: attualmente le vittime sono circa 143 e centinaia i feriti (dati in aggiornamento).
L’epicentro è stato registrato a 42 chilometri a sud di Jumla, vicino al confine con il Tibet, ed è stato localizzato a soli 18 chilometri di profondità (i dati sono del Servizio Geologico degli Stati Uniti, che monitora costantemente i movimenti tellurici della Terra).
Colpiti i distretti di Jajarkot e West Rukum, 500 km a ovest di Kathmandu. E’ stata avvertita anche nella regione di New Delhi, in India, a 500 chilometri di distanza. I social sono stati inondati di video di persone fuori dalle loro case mentre le scosse continuavano per lunghi secondi.
Le case di fango sono crollate o sono state gravemente danneggiate, la gente ha dovuto scavare tra le macerie degli edifici distrutti, nel cuore della notte, in cerca di sopravvissuti. L'ospedale di Jajarkot è pieno di feriti. "Alcune strade sono bloccate, ma stiamo cercando di raggiungere la zona attraverso percorsi alternativi", ha spiegato il capo della polizia, Gopal Chandra Bhattarai.
Katmandu è la capitale esposta al più alto rischio di terremoti
Il Nepal è tra i Paesi più soggetti ai disastri naturali e ha una popolazione molto vulnerabile, poverissima, oltre a mancare di infrastrutture sufficienti per far fronte a inondazioni o terremoti. Secondo l'Asian Preparedness Partnership, un'organizzazione creata per coordinare la risposta alle emergenze dei Paesi asiatici, Kathmandu è la capitale esposta al più alto rischio di terremoti tra 21 megalopoli del mondo. In più il Paese si trova su un'importante linea di faglia geologica: la placca tettonica indiana spinge infatti verso l'alto la placca eurasiatica, formando l'Himalaya. I terremoti quindi non sono rari, alcuni anche molto violenti. Nel 2015 quando un terremoto di magnitudo 7,8 scosse il Paese morirono quasi novemila persone e vennero distrutte oltre mezzo milione di case.