Giovedì 7 Novembre 2024

Terremoto in Marocco: quasi 2.700 morti. Aiuti solo da quattro Paesi, il perché della scelta di Rabat

Colpisce il caso della Francia con cui c’è sempre stato uno stretto rapporto politico, storico e sociale. Parigi smentisce tensioni: “Rispettiamo le decisioni, restiamo a disposizione”

Rabat, 11 settembre 2023 – Cresce ancora la triste conta dei morti del terremoto in Marocco. L'ultimo bilancio riferito dal ministero degli Interni parla di 2.681 vittime, mentre i feriti sono 2.501. Tra le aree più colpite ci sono le province di Al Haouz, Taroudant e Chichaoua. Seguono le province di Ouarzazate e Marrakech.

Terremoto in Marocco: soccorritori al lavoro tra le macerie (Ansa)
Terremoto in Marocco: soccorritori al lavoro tra le macerie (Ansa)

Intanto il ministero degli Interni marocchino è intervenuto con una nota ufficiale per spiegare che sono stati accettati gli aiuti offerti solo da quattro paesi: Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti. Rabat giustifica la sua decisione con la "valutazione precisa" dei bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente". In ogni caso, il governo marocchino non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario: "Con l'avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte di sostegno presentate da altri paesi amici, secondo le esigenze specifiche di ogni fase".

Il caso che attira maggiormente l'attenzione è quello della Francia, con cui il Marocco ha sempre avuto uno stretto rapporto a livello politico, diplomatico, storico e sociale. Parigi si era detta "pronta a intervenire", ma per ora Rabat non ha risposto. Oggi la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha provato a spegnere le polemiche, semntendo l'esistenza di una querelle tra i due Stati. In un'intervista a BFM TV, ha invitato a "rispettare" le decisioni del Marocco, che è "un paese sovrano", che ha deciso di "dare la priorità all'arrivo degli aiuti, rivolgendosi ai paesi disponibili caso per caso e non ricevendo aiuti che non corrisponderebbero alle sue necessità". Colonna ha anche ribadito che la Francia "resta a disposizione" del regno di Mohammed VI, il sovrano con il quale il presidente Emmanuel Macron ha avuto "contatti a più riprese". 

Parigi ha comunque stanziato cinque milioni di euro per le organizzazioni non governative che stanno operando in Marocco, in modo da poter aiutare la popolazione colpita dal devastante terremoto, contribuire nei soccorsi e nelle ricerche.