Lunedì 23 Dicembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Terremoto ai vertici della Difesa russa. Putin fa piazza pulita mentre le truppe di Mosca avanzano a Kharkiv

L’ex ministro della Difesa Shoigu diventa segretario del Consiglio di sicurezza. Licenziato il fedelissimo Patrushev

Roma, 13 maggio 2024 –  Un ’offensiva a Kharkiv, un terremoto ai vertici del ministero della difesa russo dove finisce dopo 12 anni l’era del potente e popolare Serghei Shoigu, ’promosso’ da Vladimir Putin (una mossa che pare all’insegna del promoveatur ut amoveatur ) alla guida del Consiglio di Sicurezza al posto del superfalco Nikolai Patrushev , l’ex capo del Fsb che si sospetta abbia pianificato su input di Putin, del quale era intimo sodale, l’attentato a Prigozhin. Al posto di Shoigu, Putin ha proposto la nomina di un altro silovik del suo cerchio magico, l’ex primo vice primo ministro del governo uscente Andrei Belousov, un economista già a capo di Rosneft e ministro dello Sviluppo economico.

Shoigu a capo Consiglio di sicurezza al posto di Patrushev
Shoigu a capo Consiglio di sicurezza al posto di Patrushev

La notizia piomba a sera mentre i russi proseguono l’offensiva a nord di Kharkiv, avviata l’altroieri. Una forza complessiva di 20mila uomini è entrata in due aree una più ad est in direzione di Lypsy e una ad ovest verso Vovchansk.

Nella prima, su un fronte di 18 chilometri sono avanzati 3-5, hanno preso quattro villaggi per un totale di 54 chilometri quadrati di territorio. Nella seconda sono avanzati su un fronte di 22 chilometri per 1-4, conquistato tre villaggi e prendendo 35 chilometri quadrati. L’avanzata è di truppe meccanizzate supportate da artiglieria, droni e aviazione ed è contrastata da circa 6mila ucraini. Kharkiv è lontana ancora 36 chilometri, quindi per ora non è a rischio, ma entro le prossime 24/48 ore i russi potrebbero entrare a Vovchansk, dal quale sono a un paio di chilometri ed entro la settimana potrebbero attaccare Lypsi, che dista 6/7 chilometri. Nei bombardamenti ci sono stati 3 morti e 5 feriti civili ucraini.

Da sabato sono 4mila i civili evacuati, sia dai villaggi poi presi dai russi sia in quelli a tiro, specie Vovchansk. Gli ucraini hanno risposto colpendo Belgorod (facendo almeno 6 morti civili). "Nella regione di Kharkiv, lungo un’importante fascia di confine – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio – si svolgono operazioni difensive e feroci battaglie. La situazione è molto difficile vicino a Vovchansk. La città è costantemente sotto il fuoco russo. Il nostro esercito continua a contrastare gli attacchi russi". Anche il comandante delle forze ucraine Alexander Syrsky ha ammesso che "la situazione nella regione di Kharkiv è peggiorata in modo significativo" ma "le forze di difesa stanno facendo di tutto per mantenere le linee e le posizioni".

Ma quale è la portata e quali sono gli obiettivi dell’offensiva? "I russi – osserva l’analista militare Orio Giorgio Stirpe, sino al 2020 colonnello dell’Esercito Italiano, specializzato in analisi tattica e intelligence operativa– era un anno che ammassavano truppe a nord, attorno al terminale ferroviario/logistico di Belgorod, per una eventuale avanzata. Adesso è venuto il momento. L’attacco non sembra essere mirato a creare una zona cuscinetto contro il rischio di incursione in territorio russo dei cosiddetti ’partigiani russi’ e sembra essere invece mirato a costringere gli ucraini a spostare truppe dal Donbass per difendere l’area".

"L’obiettivo – prosegue Stirpe – va sottolineato, non è Kharkiv, che i russi son riuscirono a conquistare neppure nel febbraio marzo 2022 e per prendere la quale servirebbero molte più truppe di quelle che i russi hanno a disposizione: è un attacco diversivo che allunga il fronte. Quanto più truppe i russi riusciranno a far spostare tanto più di successo sarà l’operazione, che potrebbe anche portare i cannoni russi a tiro di Kharkiv".