Martedì 18 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Telefonata Putin-Trump, lo ‘zar’ chiede lo stop a tutti gli aiuti militari a Kiev: “Ho ordinato di fermare gli attacchi agli impianti energetici”

Esplosioni nella capitale ucraina dopo le dichiarazioni di Putin. Zelensky: “Mosca non è pronta a porre fine alla guerra”. Francia e Germania: “Continueremo con il sostegno militare”. Von der Leyen: “L’Europa deve prepararsi al conflitto”. Allarme di Draghi: “Sicurezza dell’Ue messa in dubbio dalla svolta Usa”

Telefonata Putin-Trump, lo ‘zar’ chiede lo stop a tutti gli aiuti militari a Kiev: “Ho ordinato di fermare gli attacchi agli impianti energetici”

Roma, 18 marzo 2025 – È durata un’ora e mezza circa la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Lo ‘zar’ ha chiesto lo stop a tutti gli aiuti militari a Kiev e ha annunciato di aver ordinato di fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche. Esplosioni si sono però udite nella capitale ucraina poco dopo le sue dichiarazioni. Per Zelensky “Putin non è pronto a porre fine alla guerra”. Francia e Germania intanto avvertono che continueranno a fornire sostegno militare all’Ucraina. La presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen: “Se l'Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra".

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Allarme di Mario Draghi nell'audizione al Senato: “La nostra sicurezza è messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia che, con l'invasione dell'Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l'Europa”, ha detto l'ex premier, che è consulente speciale della presidente della Commissione Ue. “Sulla Difesa serve una catena di comando continentale”.

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Le notizie in diretta

22:23
Zelensky: "Lanciati 40 droni sull'Ucraina, serve pressione su Mosca"

"Ora in molte regioni si può letteralmente sentire di cosa ha realmente bisogno la Russia. Circa 40 droni 'shaheed' nel nostro cielo, la difesa aerea è in funzione. Purtroppo, ci sono anche danni alle infrastrutture civili. Raid diretto da parte di uno 'shaheed' in un ospedale di Sumy, attacchi alle città della regione di Donetsk, droni d'attacco in questo momento nei cieli delle regioni di Kiev, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv, Poltava, Kharkiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk e Cherkasy. Sono questi attacchi notturni della Russia a distruggere il nostro sistema energetico, le nostre infrastrutture e la vita normale degli ucraini. E il fatto che questa notte non abbia fatto eccezione dimostra che dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace". A dirlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale su Telegram, in cui commenta anche la telefonata tra Trump e il presidente russo. "Oggi Putin ha di fatto respinto - ribadisce Zelensky - la proposta di un cessate il fuoco completo. Sarebbe giusto che il mondo rispondesse respingendo qualsiasi tentativo di Putin di prolungare la guerra. Sanzioni contro la Russia. Aiuta l'Ucraina. Rafforzare gli alleati nel mondo libero e lavorare per garantire la sicurezza. E solo una reale cessazione degli attacchi alle infrastrutture civili da parte della Russia, come dimostrazione della volontà di porre fine a questa guerra, potrà avvicinare la pace".

19:51
Zelensky: "Putin non è pronto a porre fine alla guerra. Servono più dettagli dagli Usa"

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky afferma che le condizioni di Vladimir Putin dimostrano che non è pronto a "porre fine" alla guerra e "puntano a indebolire l'Ucraina". - L'Ucraina è favorevole alla tregua proposta dagli Stati Uniti sugli attacchi contro le infrastrutture energetiche approvata dalla Russia, ha detto il leader di Kiev, ma prima c'è bisogno di maggiori "dettagli" da Washington. "Dopo aver ricevuto i dettagli dal Presidente degli Stati Uniti, da parte degli Stati Uniti, daremo la nostra risposta", ha dichiarato ai giornalisti, aggiungendo che gli Stati Uniti dovrebbero essere "garanti" e che "la nostra parte la manterrà" finché la Russia la rispetterà. Nell'attesa Zelensky ha detto che l'esercito ucraino continuerà a combattere nel Kursk. 

19:11
Esplosioni a Kiev, difesa aerea in funzione

In serata, dopo la telefonata tra Putin e Trump, si sono udite esplosioni a Kiev: è stato dichiarato lo stato di allerta aerea nella capitale e in diverse regioni e sono in funzione le forze di difesa aerea contro obiettivi nemici. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il capo dell'Amministrazione militare della città di Kiev, Timur Tkachenko. "Le forze di difesa aerea stanno lavorando per eliminare la minaccia nei cieli di Kiev. Restate nei rifugi fino al segnale ufficiale di fine allarme. Seguite le misure di sicurezza", affermano le autorità.

18:40
Francia e Germania: continueremo a fornire armi a KIev

L'Ucraina può contare sulla continuazione dei nostri aiuti militari. E' quanto hanno detto Emmanuel Macron e Olaf Scholz, in una conferenza stampa congiunta a Berlino, replicando a Vladimir Putin che nella telefonata con Donald Trump ha posto come "condizione chiave" per la fine del conflitto lo stop "completo" di aiuti militari e assistenza di intelligence a Kiev, "Noi continueremo il sostegno all'esercito ucraino, abbiamo ragione di farlo", ha detto Macron ribadendo il suo sostegno ad "cessate il fuoco pienamente rispettato".

Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una conferenza stampa congiunta (Ansa)
Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una conferenza stampa congiunta (Ansa)

 

17:48
Putin ha dato ordine di sospendere gli attacchi alle centrali

Subito dopo la fine della telefonata con Donald Trump, Vladimir Putin ha ordinato all'esercito di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, dopo aver concordato con il presidente Usa lo stop per 30 giorni ai raid su centrali e infrastrutture energetiche.

17:42
Casa Bianca: concordi su pace duratura

"Oggi il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura": lo si legge nel resoconto della Casa Bianca della telefonata tra i due leader. Trump e Putin "hanno anche sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. Il sangue e i tesori che sia l'Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio spesi per le esigenze del loro popolo". I due Presidenti hanno concordato che le iniziative miranti al raggiungimento di un accordo dovranno avere inizio "con un cessate il fuoco per quanto riguarda gli obbiettivi energetici e infrastrutturali, nonché con dei negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero" per arrivare infine a "un cessate il fuoco completo e una pace permanente"; queste trattative inizieranno "immediatamente" in Medio Oriente. Infine, Trump e Putin hanno concordato che un futuro in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia venissero ristabiliti ha "enormi vantaggi, fra cui accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta".

17:33
Putin chiede lo stop agli aiuti militari

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto all'omologo americano Donald Trump, durante la telefonata di oggi, di essere "pronto a elaborare insieme soluzioni" che siano "sostenibili" per "risolvere la situazione in Ucraina". Lo riferisce il Cremlino, secondo Tass. I due leader, aggiunge l'agenzia statale russa, "hanno confermato la loro intenzione di proseguire gli sforzi per risolvere il conflitto ucraino". Lo 'zar' chiede lo stop a tutti gli aiuti militari a Kiev come "condizione fondamentale" per una pace. Trump e Putin hanno parlato anche ''della situazione in Medioriente e nella regione del Mar Rosso'' nel colloquio telefonico avuto oggi. La Russia chiede anche che si concluda la mobilitazione forzata in Ucraina e che si fermi il riarmo delle forze armate ucraine.

16:39
Conclusa la telefonata Putin-Trump

La telefonata tra Putin e Trump si è conclusa dopo un'ora e mezza, riferisce la Nbc. La conferma della fine della conversazione tra il presidente russo e quello americano arriva anche dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. La telefonata è andata "molto bene", ha riferito la chief international correspondent della Cnn Clarissa Ward citando fonti russe. "Sotto la guida del presidente Putin e del presidente Trump, oggi il mondo è diventato un posto molto più sicuro. Storico!". Lo afferma Kirill Dmitriev, inviato speciale di Vladimir Putin per la cooperazione economica e di investimento internazionale, poco dopo la fine della telefonata tra il presidente russo e quello americano. Lo riportano i media internazionale.

15:48
Von der Leyen: Europa riarmata entro il 2030

"Entro il 2030, l'Europa deve avere una forte posizione sulla difesa. 'Prontezza 2030' significa aver riarmato e sviluppato le capacità per avere una deterrenza credibile", ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Von der Leyen ha sottolineato la necessità di investire in trasporti militari, munizioni, droni, difesa aerea e missili. "La portata, i costi e la complessità dei progetti vanno ben oltre le capacità di ogni singolo Paese. Ecco perché dobbiamo sviluppare progetti su larga scala e intensificare gli appalti congiunti".

15:45
Von der Leyen: Mosca si prepara al confronto con l'Europa

"Ora la Russia è su un percorso irreversibile verso la creazione di un'economia di guerra. Ha ampliato enormemente la sua capacità di produzione militare-industriale. Il 40% del bilancio federale è destinato alla difesa. Il 9% del suo Pil. Questo investimento alimenta la sua guerra di aggressione in Ucraina, preparandola al contempo al futuro confronto con le democrazie europee. E proprio mentre queste minacce aumentano, vediamo il nostro partner più antico, gli Stati Uniti, spostare la propria attenzione verso l'Indo-Pacifico". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy. "L'era dei dividendi della pace è ormai lontana. L'architettura della sicurezza su cui facevamo affidamento non può più essere data per scontata. L'era delle sfere di influenza e della competizione per il potere è tornata", ha aggiunto.

15:42
Von der Leyen: "L'Europa deve prepararsi alla guerra"

"Questa storica Accademia è uno dei motivi per cui ho scelto la Danimarca per parlare di sicurezza. E per sostenere che se l'Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy. "Potremmo desiderare che queste cose non fossero vere. O che non dovessimo dirle in modo così schietto. Ma ora è il momento di parlare onestamente, in modo che ogni europeo capisca cosa è in gioco. Perché il disagio di sentire queste parole impallidisce di fronte al dolore della guerra. Basta chiedere ai soldati e al popolo ucraino. Il punto è che dobbiamo vedere il mondo così com'è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo. Perché nella seconda metà di questo decennio e oltre si formerà un nuovo ordine internazionale. Quindi l'Europa si trova di fronte a una scelta fondamentale per il suo futuro. Continueremo a reagire a ogni sfida in modo incrementale e cauto? O siamo pronti a cogliere questa opportunità per costruire un'Europa più sicura? Un'Europa prospera, libera, pronta, disposta e capace di difendersi", ha aggiunto.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen (Ansa)
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen (Ansa)
15:11
Casa Bianca: telefonata Putin-Trump sta andando bene

La Casa Bianca riferisce che la telefonata tra Putin e Trump, in corso da un'ora, sta andando bene.

15:00
Meloni: truppe italiane in Ucraina non all'ordine del giorno

"Di fronte a proposte che rispettiamo ma non ci convincono, sempre ringraziando chi in questa fase si prende la responsabilità di fare delle proposte, sarò chiara di fronte a quest'Aula: l'invio di truppe italiane in Ucraina è un tema che non è mai stato all'ordine del giorno, così come riteniamo che l'invio di truppe europee, proposto in prima battuta da Regno Unito e Francia sia un'opzione molto complessa, rischiosa e poco efficace". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.

13:07
Putin: "Declino dell'Occidente è trend a lungo termine"

Il declino del predominio occidentale e l'emergere di nuovi centri di sviluppo rappresentano una tendenza a lungo termine, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo alla sessione plenaria del congresso dell'Unione russa degli industriali e degli imprenditori (Rspp). "Il declino del predominio occidentale e l'emergere di nuovi centri di crescita globale è una tendenza a lungo termine", ha detto Putin nel suo discorso, come riportano le agenzie russe. Lo 'zar' ha invitato le imprese russe a "non ritenere le sanzioni contro la Russia come misure temporanee" ma come "un meccanismo di pressione strategica sistemica sulla Russia". Il leader del Cremlino sta parlando a un incontro con le imprese.

Il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso alle imprese (Ansa)
Il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso alle imprese (Ansa)
13:05
Putin: "I Paesi Ue hanno perso la sovranità e ora hanno problemi economici"

"La maggior parte dei Paesi europei ha perso la sua sovranità e di conseguenza è alle prese con problemi economici". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, parlando a un incontro con le imprese russe. "Solo i Paesi che possono garantire la piena sovranità sono capaci di uno sviluppo sostenibile", ha aggiunto, come riporta Ria Novosti.

12:55
Media: "Putin chiede stop a invio di armi in Ucraina durante la tregua"

Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all'Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l'agenzia di stampa Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione. A poche ore dall'attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all'Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti. 

11:59
Negoziatore di Putin annuncia incontro con Musk 

Kirill Dmitriev, il negoziatore russo incaricato di supervisionare il riavvicinamento con gli Usa dal punto di vista economico, ha riferito che "presto" incontrera' il miliardario e collaboratore di Trump, Elon Muk. Annunciando l'incontro, Kirill Dmitriev - anche a capo del Fondo sovrano russo per gli investimenti diretti (Rdif) - ha definito Musk "un leader unico impegnato a far progredire l'umanita'".

10:51
Merz: guerra di Putin all'Europa

La "guerra contro l'Europa" portata avanti dalla Russia rende necessario il piano di investimenti giganteschi, in particolare nel settore militare, sottoposto al voto del parlamento tedesco. Lo ha spiegato al Bundestag il futuro cancelliere tedesco, Friedrich Merz. "Le circostanze sono determinate soprattutto dalla guerra di aggressione di (Vladimir) Putin contro l'Europa. È davvero una guerra contro l'Europa e non solo una guerra contro l'integrità territoriale dell'Ucraina", ha dichiarato Merz.

10:32
Draghi: difesa comune Ue passaggio obbligato

"La difesa comune dell'Europa" è "un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza". Un processo nel quale "gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit" e dunque "il ricorso al debito comune è l'unica strada". Lo ha detto Mario Draghi, consulente speciale della presidente della Commissione Ue, secondo cui interventi nazionali a scapito della spesa sociale e sanitaria sarebbero "la negazione" dell'identità europea che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell'autocrazia.

Il consulente speciale della presidente della Commissione Ue ed ex premier e presidente Bce, Mario Draghi, presenta il suo rapporto nella sala Kock del Senato (Ansa)
Il consulente speciale della presidente della Commissione Ue ed ex premier e presidente Bce, Mario Draghi, presenta il suo rapporto nella sala Kock del Senato (Ansa)