Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Tartaruga gigante di 100 anni salva la sua specie. Ora Diego può tornare alle Galapagos

Le Chelonoidis hoodensis, grazie al significativo apporto della testuggine originaria di Espanola che ha generato circa 800 discendenti, hanno rinfoltito le fila

La tartaruga Diego (Ansa)

Santa Cruz (California) 11 gennaio 2020 - La missione di Diego è terminata. La tartaruga centenaria originaria delle Galapagos che ha sensibilmente contribuito al salvataggio della sua specie - generando circa 800 discendenti - è pronta per il rilascio. Il rettile - insieme ad altri 14 adulti - è stato selezionato per un programma di allevamento in cattività sull'isola di Santa Cruz, nel sud della California. Il suo contributo è stato e degno di nota: gli esperti lo ritengono responsabile della paternità di almeno il 40 per cento della popolazione di 2.000 tartarughe.

La discendenza di Diego (Ansa)
La discendenza di Diego (Ansa)

Circa 50 anni fa, c'erano solo due maschi e 12 femmine delle specie di Diego in vita su Espanola - l'isola delle Galapagos che ha dato i natali alla super testuggine - ed erano troppo dispersi per riprodursi. Portato dallo zoo di San Diego in California per unirsi al programma di allevamento istituito a metà degli anni '60 per salvare la sua specie, la Chelonoidis hoodensis, si è compiuto il piccolo miracolo. Ora Diego sta tornando alla sua casa originale "quasi otto decenni dopo essere stato estratto", ha spiegato il personale del parco. "C'è una sensazione di felicità nell'avere la possibilità di riportare quella tartaruga al suo stato naturale." Prima di essere restituiti a Espanola, le tartarughe devono attraversare un periodo di quarantena per evitare di trasportare semi da piante che non sono originarie dell'isola.

La storia dell'abilità di Diego contrasta con quella di Lonesome George, un diverso tipo di tartaruga gigante delle Galapagos, che da anni si era rifiutato di riprodursi in cattività. Le speranze per la sua specie, Chelonoidis abingdoni, sono svanite quando George è morto nel 2012 a più di 100 anni. Storia a lieto fine, invece, per la specie Chelonoidis hoodensis che - grazie al significativo apporto di Diego - ha rinfoltito le fila.