Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Tajani vola a Damasco, faccia a faccia con Jolani: "Pronti a fare da ponte tra la Siria e l’Europa"

"L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria, abbiamo l’ambasciatore qui e...

"L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria, abbiamo l’ambasciatore qui e...

"L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria, abbiamo l’ambasciatore qui e...

"L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria, abbiamo l’ambasciatore qui e vogliamo esser vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. Vogliamo rilanciare la cooperazione economica in settori cruciali. Vogliamo essere ponte tra la nuova Siria e l’Ue". Suonano come un’apertura di credito al nuovo corso della Siria del dopo regime di Assad le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, volato a Damasco per incontrare il nuovo leader del Paese, Amad usayn al-Shara, meglio noto come Jolani.

Nel faccia a faccia con il 43enne, un tempo ricercato come terrorista islamista dal governo statunitense e oggi solerte nel presentare al mondo un Siria in linea con i dogmi democratici, il titolare della Farnesina ha affrontato tra l’altro il tema della lotta al traffico di esseri umani e di droga. Sul punto per Tajani Jolani si è impegnato a fermare "l’immigrazione illegale". Dal governo italiano, di contro, è arrivato l’impegno a revocare le sanzioni ai danni di Damasco che "sono un ostacolo alla ripresa del nostro Paese", è la conferma del ministro degli Esteri siriano, Asaad al Shibani, dopo l’incontro con l’omologo italiano.

Sullo sfondo del viaggio di Tajani in Siria si è consumata anche una tragedia. Nella moschea degli Omayyadi a Damasco, dove poche ore prima si era recato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, tre persone sono morte nella calca. Il vice premier ha espresso le sue condoglianze.

Giovanni Panettiere