Roma, 13 ottobre 2024 - Una portaerei cinese pericolosamente vicina al sud di Taiwan ha fatto scattare la "massima allerta" nell'isola ‘ribelle’. Allarme cresciuto ulteriormente quando altre 4 navi da guerra cinesi l’hanno raggiunta. La tensione era salita, oltre i soliti pattugliamenti di navi e aerei di Pechino quasi giornalieri al di là della linea mediana dello Stretto di Taiwan, con le dichiarazioni del presidente taiwanese William Lai nei giorni scorsi in occasione delle celebrazioni della Festa nazionale, dedicata ai 113 anni della fondazione della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan. Lai ha giurato di "resistere all'annessione" di fronte alla crescente pressione militare e politica da parte cinese, aggiungendo che Pechino "non ha alcun diritto per rappresentare Taiwan". E Pechino aveva reagito in maniera dura: "Le provocazioni del leader di Taiwan porteranno al disastro", era stato il commentato di Chen Binhua, portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo cinese.
La portaerei Liaoning minaccia Taiwan
Oggi l'allarme lanciato il ministero della Difesa di Taipei con un comunicato: "La portaerei Liaoning è entrata nelle acque nei pressi del canale di Bashi e starebbe procedendo verso il Pacifico occidentale". Nella nota si sottolinea che le forze militari taiwanesi "restano in massima allerta, pronte a rispondere quando necessario".
Altre 4 navi si sono unite alla portaerei
La portaerei è stata in seguito raggiunta da una flotta della guardia costiera cinese, composta da almeno quattro unità. Le navi militari si sono unite al gruppo d'attacco della portaerei Liaoning per un ciclo di addestramento, ipotizzano i media di Taipei. Le quattro navi farebbero parte del Comando della guardia costiera orientale. Una delle imbarcazioni è stata identificata come l'unità 2501 che ha condotto in precedenza operazioni di "pattugliamento nelle acque territoriali delle Diaoyu", il piccolo arcipelago disabitato delle Senkaku amministrato da Tokyo, ma rivendicato da Pechino, e che si trova a nordest di Taiwan.
Pressione militare costante
Nell'arco di 24 ore il ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato 11 aerei e 8 navi da guerra cinesi. Inoltre 9 jet militari hanno attraversato la linea media dello Stretto e sono entrati nella zona di difesa di identificazione aerea (Adiz) da diverse direzioni: nord, sudovest ed est, costantemente monitorati dalle forze armate taiwanesi. E l'Esercito popolare di liberazione non allenta mai la presa sull'isola: solo due giorni fa Taipei denunciava la presenza di 20 aerei e di 10 navi da guerra cinesi intorno all'isola, in coincidenza con le celebrazioni del giovedì per i 113 anni della fondazione della Repubblica. Di questib almeno 13 jet hanno attraversato la linea mediana dello Stretto.
Cina: "Taiwan e pace incompatibili come fuoco e acqua"
Ma per Pechino la ribelle Taiwan fa parte del suo territorio ed è inevitabile che prima o poi, con la forza o meno, sia annessa alla Cina. Concetto ribadito dal ministero degli Esteri cinese a Washington dopo aver inflitto l'ultimo pacchetto di sanzioni contro tre aziende statunitensi e dieci alti funzionari dell'industria della difesa Usa, accusati di fornire armi al governo taiwanese: ''L'indipendenza di Taiwan e la pace tra le due sponde dello Stretto sono incompatibili come il fuoco e l'acqua'', ha dichiarato Mao Ning, portavoce del ministero.