Roma, 14 ottobre 2024 – Sono ore di tensione e allerta a Taiwan: la Cina ha annunciato questa notte il lancio di un’esercitazione militare attorno all’isola ‘ribelle’ – nominata ‘Joint Sword-2024B’ – con tanto di caccia e navi pronti a circondarla. Taiwan ha rilevato 125 aerei cinesi intorno all'isola, ha riferito in conferenza stampa Hsieh Jih-sheng, un tenente generale dell'intelligence del ministero della Difesa nel resoconto dei media locali, descrivendo il numero di aerei tracciato "di gran lunga come il più alto registrato in un singolo giorno".
Il governo di Taipei, indipendente da Pechino dal 1949, non è stato a guardare: non ha solo condannato il “comportamento irrazionale e provocatorio” della Repubblica popolare, ma ha anche dichiarato di aver inviato “forze appropriate” per “rispondere di conseguenza per proteggere la libertà e la democrazia e difendere la sovranità”. Le isole periferiche di Taiwan sono in stato di massima allerta: le forze aeree e navali potrebbero rispondere “in conformità con le regole di ingaggio emanate dal ministero”, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa.
Navi cinesi attorno a Taiwan
La Guardia di costiera taiwanese ha riportato che “diverse barche” in forma di “convogli” hanno oltrepassato la linea marittima che convenzionalmente stabilisce l’area di pertinenza di Taipei. Il presidente William Lai ha di conseguenza convocato una riunione del consiglio di sicurezza nazionale e “ha impartito chiare istruzioni su come rispondere alle minacce militari della Cina e alle reazioni dei ministeri competenti”. “Siamo seriamente preoccupati per le esercitazioni militari congiunte dell'esercito cinese nello stretto di Taiwan e intorno a Taiwan – la reazione della diplomazia statunitense – Le provocazioni militari sono ingiustificate e comportano il rischio di un'escalation”.
Arrestato un cittadino cinese
Un cittadino cinese è stato arrestato dalla Guardia costiera taiwanese per una possibile “intrusione” connessa alle esercitazioni attualmente in atto. L’uomo si sarebbe trovato a bordo di una “piccola imbarcazione” nei pressi delle isole periferiche del Paese.
"Non è una questione diplomatica”
Gli Stati Uniti dovrebbero “smettere di armare Taiwan” e di “inviare segnali sbagliati alle forze separatiste per l'indipendenza” di Taipei, il commento della portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. Per Pechino, “non si tratta di una questione diplomatica”, in quanto l’isola “è parte della Cina”. “L'indipendenza di Taiwan e la pace nello Stretto di Taiwan sono due condizioni incompatibili tra loro”, ha aggiunto Mao.
Il discorso di Lai
Lo scacco di Pechino giunge a pochi giorni dal discorso del presidente Lai, in occasione del 113° anniversario della Repubblica di Cina, di cui l’isola si definisce legittimo successore a discapito della Repubblica popolare. Nell’allocuzione, sono state ribadite l’indipendenza di Taipei e la promessa di Lai di “resistere all’annessione”. Il governo cinese ha risposto mettendo in guardia dal “disastro” che tali posizioni potrebbero causare.
L’obiettivo della Cina
L’obiettivo di questa questa ‘prova di forza’ è quello di dimostrare la capacità della Cina di bloccare i porti e le aree chiave di Taiwan, assaltare obiettivi marini e terrestri nonché di lanciare un serio avvertimento a Taipei e all’intera comunità globale. In una nota del ministero della Difesa cinese si legge che le truppe "di più servizi si impegneranno in esercitazioni congiunte” allo scopo di concentrarsi “su temi di pattugliamento di prontezza al combattimento mare-aria in modo da testare le capacità operative congiunte”. La durata delle esercitazioni non è chiara.