Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Svezia, coronavirus ai massimi: + 60% dei ricoveri in una settimana

La situazione è "molto grave", con l'accelerazione più alta in Europa. Finora Stoccolma ha scelto l'approccio soft per ottenere l'immunità di gregge

Coronavirus, shopping prenatalizio in Svezia (Ansa)

Stoccolma, 13 novembre 2020 - Mentre nel mondo si registra il record dei morti da Coronavirus, in Svezia i pazienti Covid ricoverati negli ospedali sono aumentati del 60% rispetto alla settimana scorsa e per le autorità sanitarie svedesi, riporta il Guardian, la situazione al momento "è molto grave": sono 1.004 i pazienti affetti da coronavirus che vengono curati in diverse strutture in tutta la Svezia, rispetto ai 627 di una settimana fa. 

Si tratta dell'accelerazione più alta in Europa, secondo i dati del Centro europeo per il controllo delle malattie. E proprio nel Paese che auspicava la famosa 'immunità di gregge'.

"Ci aspettiamo che nelle prossime settimane altre persone saranno ricoverate", ha detto Bjorn Eriksson, direttore dei servizi sanitari di Stoccolma, sottintendendo che non imporre il lockdown non ha portato all'auspicata immunità di gregge. In aumento anche i contagi, con una media di oltre 4.000 contro i 500 dell'inizio di aprile.  Dall'inizio della pandemia in Svezia ci sono stati 171.365 casi di coronavirus e 6.122 morti. Il tasso di mortalità svedese è molto più alto dei Paesi vicini, ma più basso rispetto a Italia, Spagna e Gran Bretagna.

La Svezia finora ha adottato un approccio piuttosto soft contro la pandemia, rifiutandosi di decretare rigidi lockdown ma puntando piuttosto su misure di distanziamento e senso di responsabilità, senza obbligare ma raccomandando di seguire le regole. Non sono stati chiusi negozi, ristoranti, palestre e la mascherina non è obbligatoria all'infuori che negli ospedali. Di fronte alla seconda ondata di coronavirus, anche qui sono state adottate misure più severe nelle regioni più colpite, come il divieto di visita nelle case di cura. Il governo ha annunciato dal 20 novembre alla fine di febbraio il divieto di vendita di alcol nei bar, ristoranti e locali dopo le 22.