Singapore, 10 giugno 2018 - A due giorni dallo storico vertice tra il presidente americano, Donald Trump, e il leader nordcoreano, Kim Jong-un, tutto è pronto a Singapore. Il dittatore nordcoreano è già arrivato e si è insediato nell'albergo St Regis, un lussuoso hotel a 5 stelle, che lo ospiterà per tutte le giornate del vertice. Anche Trump è giunto sul posto - senza la moglie Melania come previsto -, dopo essere partito in anticipo dal vertice del G7 in Canada proprio per arrivare già oggi. "Il mondo intero guarda a questo storico summit tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti e grazie ai vostri sinceri sforzi siamo stati in grado di completarne la preparazione", ha detto il leader nordcoreano durante l'incontro con il premier di Singapore, Lee Hsien Loong.
I TRE AEREI - Kim è arrivato su un volo cinese, un Boeing 747-4J6 privato usato dallo stesso presidente Xi Jinping per i suoi spostamenti: è il segno evidente che Pechino vuole rimanere a stretto contatto con l'alleato e quanto avverrà nel summit. Poco dopo il suo atterraggio all'aeroporto di Changi è atterrato un altro aereo, stavolta della compagnia aerea nordcoreana, Air Koryo, a bordo probabilmente il resto della delegazione arrivata da Pyongyang; e infine è arrivato un terzo aereo, di nuovo cinese, probabilmente con la sorella del dittatore, la sua consigliera più fidata, che lo aveva accompagnato anche nei due viaggi a Pechino e che era stato il 'volto' di Pyongyang alle Olimpiadi Invernali a Seul, prima tappa del disgelo.
Per arrivare a Singapore, l'aereo di Kim ha seguito una rotta decisamente anomala: ha sorvolato il territorio interno della Cina, lontano dalla costa, probabilmente perché il giovane dittatore, notoriamente ossessionato dal timore che possano assassinarlo, temeva che l'aereo potesse essere abbattuto; verosimilmente ha cercato di massimizzare il tempo trascorso nello spazio aereo cinese, all'ombra della protezione del fedele alleato.
FACCIA A FACCIA STORICO - Le aspettative sono enormi ma non è chiaro cosa potrà uscire dal faccia-faccia. Il presidente Trump, parlando sabato dal Canada in procinto di imbarcarsi sull'Air Force One ha dichiarato: "Kim ha una sola opportunità, un'opportunità storica che non gli ricapiterà, e io sono fiducioso. Cosa mi attendo? Al minimo è avviare il dialogo, cominciare a conoscerci. Ma voglio ottenere di più", la denuclearizzazione della penisola, "e ci vorrà più tempo". Poi, senza alcuna esitazione, ha sfoggiato la consueta sicurezza: "In un minuto saprò se fa sul serio: è una questiohne di pelle, lo capisci subito se qualcuno ti piace, nei primi cinque secondi. Saprò molto rapidamente se emergerà qualcosa di positivo".
I due si incontreranno martedì alle 9 di mattina: sarà il primo summit tra i leader dei due Paesi dalla fine della guerra di Corea, conclusasi nel 1953 con un armistizio. E' un vertice storico, assolutamente impensabile anche solo qualche mese fa, quando il programma nucleare di Pyongyang spaventava il mondo.
Oltre alla denuclearizzazione, l'altro tema in agenda è quello della pace, la conclusione formale delle ostilità della guerra di Corea che però è difficile che possa realizzarsi: anche perché potrebbero non esserci abbastanza leader per firmare un trattato: non è da escludere l'arrivo del presidente sud-coreano Moon Jae-in, ma nulla di certo si sa riguardo alla Cina.
SINGAPORE BLINDATA - Intanto a Singapore sono scattate le misure di sicurezza. A pattugliare le strade ci sono non solo migliaia di poliziotti, ma anche le unità d'elite, i Gurkha nepalesi. Aree chiuse al traffico e blocchi al traffico facilitano i movimenti delle delegazioni. In molte zone, barriere di cemento, metalliche e, in alcune strade, meccaniche che si alzano a richiesta. Per arginare eventuali proteste, sono stati vietate bandiere, megafoni e razzi luminosi vicino ai luoghi del vertice.
Gli abitanti, 5,6 milioni che conducono una tranquilla e ordinata vita quotidiana, sono abituati alla forte presenza di polizia e soldati in metro e aeroporti: ma il governo da giorni li martella con messaggi whatsapp per allertarli sui disagi. Particolarmente pesanti le misure di sicurezza a Sentosa, l'isola prescelta per il summit vicino lo Shangri-la Hotel dove pernotterà Trump e al Capella Hotel. I costi per il summit saranno non meno di 20 milioni di dollari di Singaapore, l'equivalente di 13 milioni di euro, la metà delle quali se ne andranno proprio per la sicurezza: il primo ministro Lee Hsien Loong, che a breve incontrerà lo stesso Kim, ha detto che è ben lieto di sobbarcarsi i costi nell'interesse di tutti.