Roma, 17 aprile 2024 - L'Iran ha minacciato di inviare i cacciabombardieri russi Sukhoi-24 per colpire obiettivi in Israele, se Tel Aviv "commettesse un errore strategico", come rispondere al lancio di missili e droni di sabato scorso. Ma agli esperti militari israeliani è risuonato alquanto strano il monito lanciato oggi dal generale Hamid Vahedi, comandante dell'aeronautica iraniana. Innanzitutto perché il Sukhoi-24 è un efficace bombardiere tattico supersonico, ma solca i cieli da quando è stato forgiato dalle fabbriche sovietiche, nel lontano 1974, ed è quindi è un po' datato davanti ai super tecnologici F-35, F-16 e F-15 su cui Israele può contare su fornitura degli Stati Uniti.
Iran, i Sukhoi 24 scappati dall’Iraq
L'aviazione iraniana ha scoperto i bombardieri tattici supersonici russi quando una dozzina di piloti iracheni disertarono dalla guerra del Golfo rifugiandosi in Iran con il loro velivolo. Teheran ne fu entusiasta e ne acquistò dalla Russia altri 12 nel 1991. Anche se aggiornati nel 2005, con il più recente standard Su-24M2, Mosca li ha progressivamente sostituiti a partire dal 2022 con il più moderno e versatile Su-34.
Le ali a geometria variabile
Il Su-24 è un bombardiere tattico supersonico con ali a geometria variabile di fabbricazione sovietica, con una forma squadrata e una struttura pensata per il volo prolungato a bassa quota, quindi per missioni di bombardamento ravvicinato, ma anche per missioni di ricognizione aerea. Nato per sostituire il bombardiere Yakovlev Yak-28, il OKB Sukhoi ha una struttura robusta e affusolata. Le ali a geometria variabile in volo cambiano a seconda delle esigenze: a 16° per decollo e manovre lente, a 35° in volo di crociera e con velocità inferiori a 800 km/h, a 45° per le manovre di combattimento e la velocità transonica e infine a 69° per il volo a massima velocità (1,35 Mach, o 1.610 km/h in quota).
Il radar Orion e quello TFR Relief
A livello elettronico dispone di un radar di ricerca Orion e il TFR (Terrain-following radar) Relief, che leggendo i rilievi del terreno consente di mantenere automaticamente un'altitudine relativamente costante sopra il livello del suolo rendendo più difficile il rilevamento da parte dei radar del nemico, coordinati da un computer centrale Orbita e da un sistema di navigazione PNS-24 che può riportare alla base il jet con un errore massimo di 50 metri. Inoltre per gli attacchi a obiettivi al suolo, oltre al radar di ricerca, può contare sulla camera notturna TP-23E Fantasmagoria ed ad altri sistemi. La difesa sfrutta le antenne dell'SPO-15 Berjëza, disturbatori Gardenia e lanciatori di inganni APP-50.
I motori il punto debole
Nonostante la vocazione supersonica il punto debole del Sukhoi 24 sono i motori: messo in produzione con i turbogetti monoassiali di vecchia generazione AL-21F, è stato migliorato con i Lyulka AL-31, dalla grande potenza e dal consumo limitato, ma sempre di prestazioni inferiori ai motori di ultima generazione. Con un serbatoio centrale che può contenere 11.900 litri, e due serbatoi da 2.500 litri sotto le ali, ha un raggio d'azione di 2.775 km.
Può trasportare missili e bombe nucleari
In fatto di armamento però fa sul serio, intanto può trasportare ordigni nucleari o convenzionali fino a 1.500 chilogrammi l'una, missili AS-7, AS-9, AS-10, AS-11, AS-14, AS-17, razzi tra i 57 e i 330 millimetri e missili AA-8 per l'autodifesa, per un totale di peso che può variare tra i 7.500 e i 9.000 kg. In più un cannone GSh-23-6 con 500 colpi con un volume di fuoco di 8.000 colpi al minuto. La sua versatilità ha permesso all'Ucraina di montarci un missile Storm shadow britannico nel maggio del 2023. Versione ne sono state vendute, oltre all'Iran, a Libia, Algeria e Siria.
Israele sa come abbatterli
E la Difesa israeliana li teme e da anni sta prendendo le sue contromisure: nel 2014 un missile Patriot ha intercettato e distrutto un Sukhoi 24 siriano penetrato nello spazio aereo israeliano. Mentre 2015 due caccia F-16 turchi hanno abbattuto un Su-24M russo.