Roma, 25 dicembre 2024 – Una serata difficile quella della vigilia di Natale per il trasporto ferroviario francese.
Decine di convogli in forte ritardo e un Tgv (Treai grand vitesse – l’alta velocità francese) bloccato per ora con migliaia di viaggiatori a bordo. Problemi che hanno coinvolto moltissime persone in viaggio per raggiungere i parenti per trascorrere le Festività.
Ma a determinare questa situazione non è stato un guasto, bensì un dramma. Il suicidio del macchinista di un Tgv.
Secondo quanto riportato dall’edizione online del giornale Le Parisien, a esseri tolto la vita è stato un macchinista di 52 anni che, proprio nelle prime fasi di viaggio, si sarebbe suicidato mentre era alla guida del Tgv.
Una vicende che apre una serie di questioni in materia di sicurezza dei trasporti e condizioni di lavoro.
Sempre secondo quanto riportato da Le Parisien, l’uomo (un macchinista esperto) si sarebbe lanciato dal Tgv. Lo avrebbe fatto attivando l’apertura della porta della locomotrice. Un’operazione che può essere effettuata esclusivamente dal personale e che, grazie a un meccanismo di sicurezza, produce poi la fermata automatica del treno. Un meccanismo grazie al quale i passeggeri del Tgv non sarebbero mai stati in pericolo.
I sindacati dei ferrovieri francesi, dopo aver espresso sgomento e cordoglio per l’accaduto, hanno sottolineato come spesso i suicidi che avvengono in ambiente di lavoro siano legati a difficoltà proprio in ambito lavorativo: problemi che possono, ad esempio, portare a depressione. “Suicidarsi sul proprio treno è una cosa che ha implicazioni simboliche”, ha raccontato un sindacalista che ha poi sottolineato come alla Sncf (la società dei trasporti ferroviari francesi) sia in corso una “riorganizzazione del lavoro” che sta mettendo sotto pressione diversi dipendenti. Fattore che non può essere messo con certezza in relazione a questo suicidio, ma sul quale occorre indagare per stabilire come le cose siano realmente andate.
Il 52enne macchinista, il cui corpo senza vita è stato ritrovato a lato dei binari, è stato descritto da alcuni colleghi come “un lavoratore esemplare, gentile e molto sensibile”. C’è anche chi avendolo incrociato negli ultimi giorni l’ha visto “depresso”.
L’uomo si è suicidato sul TGV Inoui n° 6689, in partenza da Parigi, stazione di Lyon, con destinazione Saint-Étienne.