San Francisco, 14 dicembre 2024 – Mistero a San Francisco: trovato morto un ex dipendente di OpenAI.
Il fatto sarebbe accaduto diverse settimane fa ma è stato svelato venerdi’ dal San Jose Mercury News.
Suchir Balaji, un analista di 26 anni, è stato trovato morto nel suo appartamento il 26 novembre dalla polizia locale, che è stata chiamata per verificare se stesse bene, e l’ufficio del coroner ha successivamente stabilito che si è suicidato, secondo i media californiani.
Balaji ha rilasciato un’intervista al New York Times in ottobre in cui ha accusato OpenAI, dove ha lavorato per quasi 4 anni, di violare le leggi sul copyright degli Stati Uniti utilizzando contenuti protetti per addestrare applicazioni come il chatbot ChatGPT e di danneggiare in generale Internet.
Sul suo account X quel mese, Balaji ha affermato di aver lavorato per un anno e mezzo su ChatGPT e che, dopo essersi interessato alle richieste che le aziende che sviluppano l’IA generativa stavano ricevendo, ha concluso che questi prodotti “possono creare sostituti che competono con i dati con cui vengono addestrati”.
OpenAI e il suo partner, il colosso Microsoft, stanno affrontando diverse cause legali da parte di media e pubblicazioni, tra cui lo stesso New York Times, per violazione del copyright.
Un portavoce di OpenAI ha reagito alla notizia in una dichiarazione a TechCrunch: “Siamo devastati nel sentire questa notizia incredibilmente triste oggi e i nostri cuori vanno ai cari di Suchi in questo momento difficile”.