Giovedì 23 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Suchir Balaji, ex analista di OpenAi trovato morto. Mistero a San Francisco

Il 26enne in un’intervista al New York Times aveva accusato la società di violare le leggi del copyright degli Stati Uniti utilizzando contenuti protetti per addestrare applicazioni come il chatbot ChatGPT. Media: per il coroner è suicidio

Nel tondo Suchir Balaji, l'ex analista di OpenAi morto suicida a 26 anni

Nel tondo Suchir Balaji, l'ex analista di OpenAi morto suicida a 26 anni

San Francisco, 14 dicembre 2024 – Mistero a San Francisco: trovato morto un ex dipendente di OpenAI.

Il fatto sarebbe accaduto diverse settimane fa ma è stato svelato venerdi’ dal San Jose Mercury News.

Suchir Balaji, un analista di 26 anni, è stato trovato morto nel suo appartamento il 26 novembre dalla polizia locale, che è stata chiamata per verificare se stesse bene, e l’ufficio del coroner ha successivamente stabilito che si è suicidato, secondo i media californiani.

Balaji ha rilasciato un’intervista al New York Times in ottobre in cui ha accusato OpenAI, dove ha lavorato per quasi 4 anni, di violare le leggi sul copyright degli Stati Uniti utilizzando contenuti protetti per addestrare applicazioni come il chatbot ChatGPT e di danneggiare in generale Internet.

Sul suo account X quel mese, Balaji ha affermato di aver lavorato per un anno e mezzo su ChatGPT e che, dopo essersi interessato alle richieste che le aziende che sviluppano l’IA generativa stavano ricevendo, ha concluso che questi prodotti “possono creare sostituti che competono con i dati con cui vengono addestrati”.

OpenAI e il suo partner, il colosso Microsoft, stanno affrontando diverse cause legali da parte di media e pubblicazioni, tra cui lo stesso New York Times, per violazione del copyright.

Un portavoce di OpenAI ha reagito alla notizia in una dichiarazione a TechCrunch: “Siamo devastati nel sentire questa notizia incredibilmente triste oggi e i nostri cuori vanno ai cari di Suchi in questo momento difficile”.