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Due subacquei russi uccisi dagli squali nelle Filippine
Manila (Filippine), 28 febbraio 2025 – Due subacquei russi sono morti durante una immersione nelle Filippine: uno era tra le fauci di uno squalo. È successo ieri pomeriggio nelle acque vicino all'area del famoso resort di Batangas, sull'isola principale di Luzon.
È stata la guardia costiera a trascinare via il 29enne Ilya Perigudin dal gruppo di pesci predatori: quando è stato tirato fuori dall’acqua, il giovane era privo di entrambe le braccia. L’altra vittima, la guida M. Melekhov, è stata trovata un’ora prima in mare e dichiarata morta all'arrivo in un ospedale locale.
Gli attacchi di squali nelle acque intorno alle Filippine sono estremamente rari: non ne è stato registrato nessuno da almeno un anno, secondo un database globale.
L’attacco durante un’immersione di gruppo
Secondo il racconto di un funzionario della guardia costiera filippina, ieri pomeriggio erano usciti in quattro per l'escursione: il 57enne Eduart Perigudin e i suoi due figli Timofy e Ilya, di 18 e 29 anni. Insieme a loro c’era anche un altro uomo, M. Melekhov, attaccato e ucciso dal branco. Con loro c’era il ‘dive master’ che si è salvato.
I subacquei si stavano immergendo vicino all'area del resort di Batangas, sull'isola principale di Luzon, quando una corrente ha separato il gruppo dalla guida che li accompagnava.
Chi sono le vittime
A perdere la vita sono stati il figlio maggiore di Eduart Perigudin, Ilya, e M. Melekhov. Il primo era privo di entrambe le braccia quando è stato tirato fuori morto dall’acqua, dove sono stati visti diversi squali.
La guardia costiera, intervenuta per cercare di salvare i due uomini, ha anche precisato di non sapere se fosse già morto quando è stato trascinato via da uno squalo. Il corpo di Melekhov era stato trovato circa un'ora prima e l'uomo è stato dichiarato morto all'arrivo in un ospedale locale. Eduart Perigudin, il figlio minore Timofy e il loro dive master sono riusciti a emergere e a tornare alla barca.