Sabato 27 Luglio 2024

Strage degli innocenti Missili russi sulle case e sui soccorritori Morti anche due bimbi

Mosca bombarda la città ucraina di Pokrovsk, nella regione del Donetsk. Le esplosioni all’ora di cena. Si scava tra le macerie in cerca di corpi. .

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Strage degli innocenti Missili russi sulle case e sui soccorritori Morti anche due bimbi

di Marta

Ottaviani

Un attacco brutale, al calar della sera, contro un edificio di civili. Continua a scorrere il sangue degli innocenti in Ucraina. Lunedì nella prima serata, due missili si sono abbattuti sulla cittadina di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Il bilancio, per il momento, è di otto vittime. Fra queste c’è anche Andriy Omelchenko, 52 anni, colonnello del servizio di protezione civile, che dall’inizio della guerra si era distinto in molte operazioni di soccorso.

Il primo Iskender ha colpito un palazzo del centro intorno alle 19.15, ora locale. Il secondo è arrivato alle 19.52. Segno che chi li ha lanciati sapeva perfettamente che così avrebbe colpito le persone impegnate nei soccorsi e nella ricerca di eventuali corpi fra le macerie. "Il secondo missile Iskander russo – ha dichiarato Sergi Dobriak, capo dell’amministrazione militare della città – ha colpito ieri sera Pokrovsk, nel Donetsk, proprio mentre i servizi di emergenza stavano intervenendo uccidendo e ferendo i soccorritori. Il militare ha poi definito l’attacco un atto "di stampo fascista", specificando che nella stessa notte allarmi antiaerei sono risuonati in sei parti dell’Ucraina, nello specifico oblast di Zaporizhzhia, Donetsk, Dnipropetrovsk, Poltava, Sumy e Kharkiv. I feriti sono oltre 80, quasi la metà civili. Fra questi ci sono due bambini di cui uno in gravi condizioni.

La portata delle esplosioni ha provocato danni a palazzi, strutture alberghiere, uffici amministrativi e negozi. Fra questi ci sarebbero anche un hotel e un ristorante molto frequentati dai giornalisti stranieri inviati in Ucraina per seguire il conflitto.

Intanto, Mosca e Kiev continuano a confrontarsi sia sul campo di battaglia sia su quello della guerra non lineare a suon di attacchi hacker e fake-news. Il Cremlino ieri ha reso noto che nell’attacco di lunedì sera è stato colpito anche un centro di comando militare ucraino. Una notizia, questa, seccamente smentita da Kiev, che l’ha bollata come un "prodotto della propaganda russa". I servizi di sicurezza ucraini della Sbu, dal canto loro, hanno dichiarato che la Russia ha più volte cercato di penetrare il sistema informativo delle forze armate ucraine, ma senza successo. L’obiettivo degli hacker era ottenere informazioni sulle azioni, l’ubicazione e il movimento delle forze di difesa.

Rimane ancora senza conferma ufficiale l’attacco delle forze ucraine di Dzhankoi, nella penisola della Crimea, che la Russia ha annesso illegalmente del 2014. Secondo notizie trapelate su Telegram e poi riprese dai media ucraini, sarebbe stata colpita una zona nel distretto di Konstantinovsky. Lo scorso 24 luglio, lo stesso territorio era stato evacuato dopo che gli ucraini avevano preso di mira un deposito di munizioni. Di certo c’è che le forze armate dei due Paesi si stanno confrontando senza che nessuna delle due riesca a prevalere. Kiev aspetta l’autunno, quando dovrebbe arrivare il primo lotto di carri armati Abrams dagli Stati Uniti, che sarà composto da 31 cingolati e che potrebbe contribuire a dare una nuova spinta alla controffensiva. Intanto Kiev rende note le perdite del nemico; Mosca invece da mesi non rilascia un bollettino ufficiale per evitare una reazione interna. I soldati russi caduti in battaglia sarebbero oltre 250mila.