Roma, 22 dicembre 2023 – Il killer dell'università di Praga si è suicidato davanti alla polizia. All'indomani della strage che ha sconvolto la capitale ceca emergono particolari su David Kozak e il suo assalto armato. Ad esempio, negli ultimi tempi, lo studente di filosofia aveva fatto almeno tre viaggi in autobus verso Praga con la custodia per la chitarra, probabilmente nascondendoci dentro le armi che avrebbe poi usato per la mattanza. La rivelazione è stata fatta da un’abitante di Hostoun, la città dove risiedeva, agli investigatori. "Negli ultimi giorni viaggiava con la custodia della chitarra, cosa che non gli avevo mai visto fare prima – ha detto poi la donna al sito seznam.cz –. Ora credo di sapere perché e che probabilmente non portava con sé lo strumento musicale".
Secondo quanto confermato dal direttore della polizia di Praga, Petr Matejicek, la quantità delle armi e delle munizioni trovata dentro l'edificio della facoltà era enorme. Kozak era infatti un detentore legale di 8 tipi di armi. Si sospetta che la settimana precedente alla strage abbia commesso un duplice omicidio (un papà con una bambina di due mesi) nella foresta di Kànovice.
La ricostruzione della caccia all'uomo
La polizia ha anche fornito una ricostruzione degli eventi che hanno preceduto la sanguinosa sparatoria. Alle 12.26 le forze dell'ordine vengono allertate da un'amica del giovane a cui aveva manifestato intenzioni suicide. Un quarto d'ora dopo gli agenti ritrovano il corpo senza vita del padre del ragazzo, facendo scattare una caccia all'uomo su tutto il territorio nazionale. Alle 13.49 la polizia stabilisce che il sospetto potrebbe essere diretto verso la sede di una facoltà dell'Università Carlo IV di Praga e, mezz'ora dopo, inizia l'evacuazione di uno dei campus. Alle 14.59 Kozak comincia a sparare in una sede vicina a quella evacuata, gli agenti accorrono sul posto. Alle 15.11 l'aggressore è sul tetto, nove minuti dopo gli agenti gli si avvicinano ma lui si suicida usando il fucile che ha con sé.
Le vittime
Intanto sono state identificate le vittime - tutte di nazionalità ceca - della follia omicida di David Kozak. Il primo a essere identificato è stato Lenka Hlavkova, capo del dipartimento di musicologia dell'Università Carolina. Tra i 25 feriti, di cui dieci in gravi condizioni, figurano anche un olandese e due emiratini.