Roma, 14 febbraio 2023 - È di almeno tre morti e cinque feriti il bilancio di due sparatorie avvenute ieri sera nel campus dell'università del Michigan, negli Stati Uniti. Il killer è poi stato trovato morto suicida dalla polizia.
L'allarme a Lansing, città a 130 chilometri a nordovest di Detroit dove si trova il campus della Michigan State University, è scattato intorno alle 20.30 ora locale, le 2.30 in Italia. Un uomo ha fatto irruzione nella Berkeley Hall ed ha aperto il fuoco. A distanza di un'ora la stessa persona ha sparato anche nei pressi di una palestra, a un chilometro dal luogo della prima sparatoria.
La polizia e le squadre speciali di sicurezza sono intervenute nel campus, frequentato da quasi 50mila studenti, luogo simbolo di un ateneo fondato nel 1855, un vero e proprio modello che ha ispirato le altre università americane. Le attività universitarie sono state immediatamente sospese per 48 ore e agli studenti è stato chiesto di non presentarsi all'ateneo. All'ora della prima sparatoria l'università era affollata di ragazzi che stavano seguendo i corsi serali o stavano cenando o bevendo nei locali del campus.
Su Twitter la polizia del Michigan ha diffuso alcune foto e un identikit del sospettato killer che poi è stato trovato morto "per una ferita da arma da fuoco autoinflitta". "Questo è un completo incubo che stiamo vivendo", ha dichiarato Chris Rozman, vice capo ad interim del Dipartimento di pubblica sicurezza della Michigan State University. Le identità delle vittime non sono ancora state rese pubbliche. Anche il movente è al momento sconosciuto. "So che sarà una domanda che rimarrà nella mente di tutti - ha detto ancora Rozman -. Faremo del nostro meglio per determinarlo, ma in questo momento non ne abbiamo idea".