Tel Aviv - Cinque persone uccise e una ferita gravemente. E' il bilancio delle sparatorie avvenute questa sera in due località della città ultraortodossa di Bnei Brak, vicino a Tel Aviv. Si sarebbe trattato di un attacco terroristico. La prima sparatoria è stata segnalata attorno alle 20, ora locale: una persona è stata trovata morta dentro un'auto e altre due sono state uccise nel marciapiede vicino, su HaShnaim Street. Una quarta persona è stata uccisa in un'altra strada, non lontana, in Hertzl Street. La quinta vittima è l'assassino, che era in sella a una moto: il suo corpo è stato trovato in un'altra strada. Sarebbe un palestinese proveniente dalla Cisgiordania. Lo riferisce l'emittente Channel 12, citando fonti della sicurezza. Si ritiene che l'uomo possa aver avuto dei complici che lo hanno aiutato ad entrare in Israele. Un sospetto complice è stato arrestato.
L'attacco, il terzo in pochi giorni in Israele, è avvenuto come detto a Bnei Brak, una cittadina alle porte di Tel Aviv, abitata prevalentemente da ultraortodossi, con un'alta densità di popolazione e un basso reddito.
Il premier Naftali Bennet ha convocato per le 22 (ora locale) una riunione straordinaria di sicurezza sulla situazione in atto nel Paese. Alla riunione prenderanno parte il capo della polizia, il ministro della Pubblica Sicurezza, il capo di stato maggiore dell'esercito e il direttore dello Shin Bet. E intanto messaggi di tripudio sono stati pubblicati a Gaza da Hamas e dalla Jihad islamica dopo aver appreso dell'attacco a Bnei Brak. "La lotta armata continua, siano benedette le mani degli eroi", ha esclamato su twitter Mushir al-Masri, un portavoce di Hamas. Ahmed al-Mudallal (Jihad islamica) ha rilevato che l'attacco odierno segue quelli di Beersheva e di Hadera, di questa settimana. "Ciò dimostra che la resistenza è in una nuova fase. È una un'unica campagna che coinvolge tutti i palestinesi: a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme e nelle terre del 1948", ossia Israele.