Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Sparatoria Germania, il video dell'attentatore che fa fuoco ad Halle

L'uomo ferma l'auto in mezzo alla strada, scende e comincia a sparare, verosimilmente contro il kebabbaro, dove c'è stata una delle due vittime

Un frame del video con uno degli attentatori di Halle (Ansa)

Un frame del video con uno degli attentatori di Halle (Ansa)

Halle (Germania), 9 ottobre 2019 - Sul web circolano immagini e video della sparatoria di Halle, dove l'assalitore armati  ha preso di mira una sinagoga, il cimitero ebraico e un kebabbaro nel giorno dello Yom Kippur, la più sacra ricorrenza ebraica. L'uomo, un neonazista 27enne, è stato fermato dalla polizia, che a lungo ha pensato ci fossero altri due complici.

In particolare in questo video si vede l'attentatore che arresta l'auto in mezzo alla strada, scende dalla parte del guidatore e con tutta calma esplode colpi di pistola, verosimilmente davanti al kebab. L'uomo - vestito con una divisa verde scuro e un elmetto - sembra tranquillo, tra uno sparo e l'altro cerca riparo dietro alla macchina per ricaricare l'arma e tornare a far fuoco. Dalla grossa pistola a ogni colpo escono visibili sbuffi di fumo bianco.

Secondo la prima ricostruzione sono stati sparati diversi colpi ed è stato anche lanciato un ordigno esplosivo (probabilmente una granata) contro il vicino cimitero ebraico. La sinagoga e il fast food di kebab di Halle, dove ci sono state le due vittime dell'attacco, distano 500 metri l'una dall'altra e contiguo alla sinagoga è il cimitero ebraico dove, è stata lanciata "una bomba a mano".

Il testimone: clima da guerra, un incubo

Habib Kurtishi, 25enne di Halle, racconta: "la maggior parte delle strade principali chiuse, la polizia in ogni angolo e gli annunci di chiudersi in casa. Siamo terrorizzati da quello che è successo". "Abito a dieci minuti dal luogo dell'attentato - spiega - Avevo appena finito il turno di lavoro e stavo rientrando quando il mio capo mi ha chiamato con la voce rotta per dirmi che c'era stato un attacco e che dovevo prestare attenzione". "Hanno chiuso la maggior parte delle strade principali, bloccato le superstrade e tutte le vie che conducono agli accessi per le autostrade", continua Kurtishi.  "La città era piena di forze speciali con i mezzi blindati. Avvisavano la gente di restare nelle proprie abitazioni e nei luoghi al sicuro, chiudendo porte e finestre perché gli attentatori erano in fuga". "La situazione è ancora molto calda, c'è tensione e paura, speriamo che le forze speciali chiudano al meglio e al più presto questo incubo", conclude il giovane.