Halle (Germania), 9 ottobre 2019 - Sul web circolano immagini e video della sparatoria di Halle, dove l'assalitore armati ha preso di mira una sinagoga, il cimitero ebraico e un kebabbaro nel giorno dello Yom Kippur, la più sacra ricorrenza ebraica. L'uomo, un neonazista 27enne, è stato fermato dalla polizia, che a lungo ha pensato ci fossero altri due complici.
In particolare in questo video si vede l'attentatore che arresta l'auto in mezzo alla strada, scende dalla parte del guidatore e con tutta calma esplode colpi di pistola, verosimilmente davanti al kebab. L'uomo - vestito con una divisa verde scuro e un elmetto - sembra tranquillo, tra uno sparo e l'altro cerca riparo dietro alla macchina per ricaricare l'arma e tornare a far fuoco. Dalla grossa pistola a ogni colpo escono visibili sbuffi di fumo bianco.
Secondo la prima ricostruzione sono stati sparati diversi colpi ed è stato anche lanciato un ordigno esplosivo (probabilmente una granata) contro il vicino cimitero ebraico. La sinagoga e il fast food di kebab di Halle, dove ci sono state le due vittime dell'attacco, distano 500 metri l'una dall'altra e contiguo alla sinagoga è il cimitero ebraico dove, è stata lanciata "una bomba a mano".
Il testimone: clima da guerra, un incubo
Habib Kurtishi, 25enne di Halle, racconta: "la maggior parte delle strade principali chiuse, la polizia in ogni angolo e gli annunci di chiudersi in casa. Siamo terrorizzati da quello che è successo". "Abito a dieci minuti dal luogo dell'attentato - spiega - Avevo appena finito il turno di lavoro e stavo rientrando quando il mio capo mi ha chiamato con la voce rotta per dirmi che c'era stato un attacco e che dovevo prestare attenzione". "Hanno chiuso la maggior parte delle strade principali, bloccato le superstrade e tutte le vie che conducono agli accessi per le autostrade", continua Kurtishi. "La città era piena di forze speciali con i mezzi blindati. Avvisavano la gente di restare nelle proprie abitazioni e nei luoghi al sicuro, chiudendo porte e finestre perché gli attentatori erano in fuga". "La situazione è ancora molto calda, c'è tensione e paura, speriamo che le forze speciali chiudano al meglio e al più presto questo incubo", conclude il giovane.