Seul, 20 luglio 2023 - La Corea del Nord ha affermato che l'arrivo in porto in Corea del Sud due giorni fa di un sottomarino nucleare statunitense “soddisfa effettivamente” la soglia di Pyongyang per l'uso di armi nucleari. “Il dispiegamento statunitense di risorse strategiche nucleari, tra cui un sottomarino dotato di armi nucleari, soddisfa le nostre direttive per l'uso di armi nucleari”, ha dichiarato in una nota il ministro della Difesa di Pyongyang, Kang Sun Nam.
"Attraverso questo comunicato stampa, ricordo alle forze armate statunitensi il fatto che la visibilità sempre crescente del dispiegamento del sottomarino nucleare strategico e di altre risorse strategiche può rientrare nelle condizioni che consentono l'uso delle armi nucleari specificate nella legge della Repubblica democratica popolare di Corea sull'uso della forza nucleare", ha avvertito Kang.
Il sottomarino statunitense con capacità nucleari ha attraccato a Busan per la prima volta da decenni, in un passaggio che mostra alla Corea del Nord e agli altri avversari regionali l'impegno di "deterrenza estesa" degli Usa nei confronti di Seoul, come sottolineato dal coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale americano per gli affari dell'Indo-Pacifico Kurt Campbell in visita in Corea del Sud. Campbell ha segnalato che l'USS Kentucky, un
sottomarino lanciamissili di classe Ohio della Marina degli Stati Uniti, fa scalo a Busan 42 anni dopo che l'USS Robert E. Lee fece un analogo scalo a marzo 1981. Nella "Dichiarazione di Washington" siglata nella capitale americana dal presidente Usa Joe Biden e dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol era già annunciata la disponibilità americana di inviare un
sottomarino con capacità nucleari in Corea del Sud per accrescere la "visibilità" delle risorse strategiche americane nella penisola coreana, anche a scopo dissuasivo nei confronti della Corea del Nord. Pyongayang aveva allora lanciato minacce, affermando che un gesto del genere avrebbe provocato un conflitto nucleare.