New York, 22 giugno 2023 - L'esperienza a bordo del sommergibile Titan è stata descritta come "kamikaze" da uno dei primi che ha voluto provare l'emozione di vedere il relitto del Titanic. Arthur Loibl, un uomo d'affari tedesco 61enne, con il pallino per l'avventura, nel 2019 pagò ben 110.000 dollari alla OceanGate per l'immersione impossibile, e fu proprio così perché nei test il sommergibile si danneggiò e fallì l’operazione. Ci riprovò, impavido, due anni dopo in compagnia del Ceo di OceanGate, Stockton Rush, e al subacqueo francese ed esperto del Titanic, Paul-Henri Nargeolet, entrambi in queste ore bloccati a bordo del Titan, e due altri uomini inglesi.
La seconda volta il tour del Titanic, a oltre 3.800 metri di profondità, riuscì, ma non lasciò un bellissimo ricordo a Loibl: "Ero un po' ingenuo, guardando indietro è stata una operazione kamikaze". Aggiungendo anche angoscianti particolari del costoso giro negli abissi, a partire dalle luci spente durante la discesa di 2 ore e mezza, e durante la risalita, per risparmiare energia. "Immaginate un tubo lungo pochi metri con una lastra di metallo come pavimento. Non si può stare in piedi, non ci si può inginocchiare. Tutti sono seduti vicini o uno sopra l'altro", ha raccontato l'avventuriero tedesco, spiegando che l'unica illuminazione era possibile con un bastoncino fluorescente.
Loibl in realtà aveva comunque coronato un sogno che rincorreva da tempo, infatti la prima volta che gli era venuta l'idea di vedere il Titanic in fondo al mare era il 2016, quando la pericolosa immersione era offerta da una compagnia russa, ma aveva rinunciato perché chiedevano mezzo milione di dollari. Poi quando arrivò l'americana OceanGate, con prezzi più accessibili, si convinse a realizzare il suo sogno, rischi inclusi.