Mosca, 4 luglio 2019 - Tre giorni dopo l'incidente al sottomarino russo filtrano nuove informazioni, in particolare che il sommergibile era a propulsione nucleare. Il sottomarino è andato in fiamme lunedì nel mare di Barents e sono morti 14 marinai. L'incendio si sarebbe limitato alla zona batterie del mezzo navale e "l'installazione nucleare dell'apparato è stata completamente isolata". Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha detto di aver assicurato il presidente Vladimir Putin che l'equipaggio ha preso tutte le precauzioni necessarie per proteggere il reattore dalle fiamme. Il sommergibile, attualmente nel porto di Severomorsk, nella penisola di Kola, sopra il Circolo polare artico, potrà essere riparato e riprendere il largo.
Finora il Cremlino aveva mantenuto il riserbo sui dettagli della sciagura "nell'interesse dello stato e della sicurezza dello stato".
Nel 2000 Putin fu duramente criticato dopo l'affondamento del sottomarino Kursk, che uccise 118 marinai. Il presidente fu ritratto in vacanza sul Mar Nero mentre le famiglie delle vittime chidevano informazioni sui congiunti.