Roma, 28 gennaio 2024 - Tre soldati dell'esercito americano sono stati uccisi e 25 sono rimasti feriti in un attacco di droni durante la notte. Si tratta delle prime vittime americane in Medio Oriente dall'inizio della guerra di Gaza. Secondo Al Arabiya, che cita sue fonti, il drone è partito dalla Siria. Giallo su dove si trovi la base Usa colpita: secondo le fonti del Pentagono in territorio giordano, ma Amman sostiene invece sia nella stessa Siria.
Biden: milizie filo Iran
“Stiamo ancora raccogliendo informazioni su questo attacco, ma sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall'Iran che operano in Siria e Iraq”, ha affermato il presidente americano Joe Biden. “I tre militari americani che abbiamo perso erano patrioti nel senso più alto e il loro sacrificio estremo non sarà dimenticato dalla nostra nazione”, ha aggiunto Biden, promettendo che “porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo”. “E non abbiate dubbi: chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo che sceglieremo”, ha aggiunto.
Al confine con la Siria
L'uccisione dei tre soldati americani è avvenuta secondo le autorità di Washington nella Torre 22, vicino al confine con la Siria. Invece secondo un portavoce del governo giordano, Muhannad al Mubaidin, il raid ha colpito la base americana di Al-Tanf in Siria.
La Cnn riporta che a partire da venerdì, ci sono stati più di 158 attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione in Iraq e Siria, anche se i funzionari Usa hanno descritto il costante lancio di droni, razzi e missili come infruttuosi in quanto spesso non hanno causato lesioni gravi o danni alle infrastrutture.
Non è chiaro il motivo per cui le difese aeree non siano riuscite a intercettare il drone, che sembra essere il primo attacco noto alla Torre 22 da quando sono iniziati gli attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione il 17 ottobre, aggiunge l'emittente. Le forze americane presenti nell'avamposto colpito sono presenti come parte di un'operazione di consulenza e assistenza alla Giordania.